L’Emilia-Romagna, secondo l’Istat, è una delle poche regioni del Nord dove l’occupazione addirittura scende, altro che gli oltre 100.000 posti in più promessi dal PD. Rispetto all’anno scorso ci sono 7mila persone che non hanno più un lavoro. Lo dice l’Istat, non il pallottoliere del ministro Poletti a cui la Giunta regionale tenta inutilmente di aggrapparsi per nascondere la totale inefficacia delle sue politiche sul lavoro. Eppure Bonaccini, in pieno stile berlusconiano, aveva annunciato 120mila posti di lavoro in più e il dimezzamento del tasso di disoccupazione.
Dopo quasi un anno di (suo) governo ci troviamo con 7mila occupati in meno e chiamarlo fallimento sarebbe un complimento, a meno che non si voglia arretrare per prendere la rincorsa. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: serve un’inversione di rotta, un progetto organico che punti a far ritornare al lavoro chi l’ha perso e sostenga economicamente chi è in difficoltà.
In due parole REDDITO DI CITTADINANZA, subito. La nostra proposta di legge è da maggio sul tavolo della Giunta, e prevede prima di tutto forme di partecipazione e di supporto all’inserimento lavorativo. Vogliamo parlarne o no?
Giulia Gibertoni