Stop alla vendita dell’ex ospedale di Sassuolo. A chiederlo è Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione, che ha presentato una interrogazione per fare chiarezza sulla dismissione della struttura sanitaria che l’Ausl di Modena programmò più di dieci anni fa ma che fino ad oggi non è mai andata in porto.
“Visto che nel 2002 la vendita dell’ex nosocomio doveva essere funzionale alla realizzazione del nuovo ospedale, a 13 anni di distanza ci sembra francamente inutile portare avanti questo progetto – spiega l’esponente del Movimento 5 Stelle – Che senso ha liberarsi di un patrimonio pubblico, tra l’altro di grande interesse storico e artistico visto che è composto di una parte seicentesca, come il chiostro delle Clarisse, che potrebbe essere invece valorizzato e messo a disposizione della comunità?”.
Nella sua interrogazione Giulia Gibertoni ripercorre le tappe che hanno portato l’Ausl alla decisione di mettere in vendita l’ex ospedale: dalla perizia del 2002 che fissava a poco più 7 milioni di euro il valore della struttura, alla delibera della Regione di un anno più tardi nella quale si specificava che la cifra incassata sarebbe servita per finanziare la realizzazione del nuovo ospedale. Obiettivi che, di fatto, non si realizzarono mai visto che nel frattempo l’Ausl si avventurò nell’operazione Villa Fiorita con l’acquisto dell’omonima immobiliare e della struttura che diventerò, dopo molti anni, sede del distretto sanitario.
“Il 9 maggio scorso l’Asl ha predisposto una nuova perizia per aggiornare il valore dell’ex ospedale, ormai semideserto – aggiunge la capogruppo M5S – In tutti questi anni non è chiara quale sia stata la strategia dei vertici dell’azienda sanitaria che hanno preferito abbandonare al proprio destino un immobile di grande pregio senza mai cercare di valorizzarlo ma continuando lo stesso a pagare utenze e servizi. Visto che il nuovo ospedale di Sassuolo è stato costruito senza i 7 milioni di euro che dovevano arrivare dalla vendita dell’ex nosocomio, a che cosa serve e come sarà investita la somma che l’Ausl ricaverà da questa vendita?”.
Per Gibertoni dunque proseguire con la decisione di disfarsi della struttura è una scelta assolutamente sbagliata e sulla quale la Regione dovrebbe mettere un veto. “La Regione intervenga al più presto, blocchi la procedura di alienazione messa in piedi dall’Asl e avvii un percorso partecipativo per individuare qual è il modo migliore per restituire questa struttura alla città – conclude la capogruppo del M5S – Come ha dimostrato il caso di Villa Fiorita, l’Ausl di Modena in questi anni si è già misurata a sufficienza con la speculazione immobiliare. Non sommiamo la beffa al danno”.