“Nella ricostruzione fatta dall’assessore Venturi oggi in Commissione c’è qualcosa che non torna. Una circostanza che di fatto non risolve, anzi semmai alimenta, i nostri dubbi sulla vicenda. Innanzitutto non si capisce il perché sia stato attribuito un codice di media gravità, cioè quello giallo, a una situazione che gli stessi vertici dell’ASL non hanno esitato a definire come grave e molto raro. Perché l’auto medicalizzata è arrivata solo diversi minuti dopo l’ambulanza? Come mai la Regione ha segnalato il caso di Pavullo come evento ‘sentinella’ al Ministero se tutte le garanzie per donna e bambino sono state rispettate? Davanti a tutti questi interrogativi crediamo che sia necessario attuare degli ulteriori approfondimenti e per questo ci aspettiamo che la Procura apra al più presto un fascicolo contro ignoti, sia pur come atto dovuto, per una verifica puntuale di quanto successo domenica mattina”. È questo il commento di Giulia Gibertoni riguardo l’audizione dell’assessore regionale Sergio Venturi che si è svolta questa mattina in Commissione Sanità sul caso della morte del neonato di Pavullo all’ospedale di Sassuolo. Audizione che era stata la stessa Gibertoni a richiedere ieri.
“Abbiamo apprezzato la disponibilità di Giunta e ASL a raccogliere il nostro invito e a cercare di fare chiarezza su un evento che tanto ha scosso l’opinione pubblica e i cittadini di Pavullo. Disponibilità che però non è riuscita, a nostro avviso, a fare la dovuta chiarezza sulla vicenda – spiega Giulia Gibertoni – Nella ricostruzione fatta da Venturi c’è qualcosa che andrebbe sicuramente approfondito. In primo luogo sul perché, in seguito alla telefonata arrivata al 118 alle 5.45, non si sia attribuito immediatamente il codice di massima gravità al caso. Un particolare che avrebbe comportato l’invio immediato di un’auto medica sul posto, e non dopo diversi minuti come poi è successo. È possibile che questa sottovalutazione sia dipesa dall’assenza al centralino del 118 di un medico di centrale operativa, come previsto purtroppo dal protocollo messo a punto dalla Regione? Affidarsi a un algoritmo non basta. Siamo consapevoli che stiamo parlando di qualche minuto, 10 forse 15, ma che per un caso così particolare e nel quale la variabile temporale e la tempestività degli interventi assumono un ruolo preponderante, potrebbe rivelarsi fondamentale”.
“C’è poi un altro punto sul quale crediamo che sia doveroso specificare meglio la posizione della Regione: perché non è stato detto chiaramente che l’evento di domenica è stato segnalato al Ministero come evento sentinella? Nessuno, fino alla Commissione di oggi, lo aveva mai detto. Per chi non lo sapesse gli eventi sentinella sono dei casi in cui si presume ci possa essere stato un errore e che vengono segnalati al Ministero proprio per effettuare accertamenti specifici ed evitare che si possano verificare di nuovo. Da parte nostra – conclude Giulia Gibertoni – non c’è nessuna volontà di strumentalizzazione ma al tempo stesso non possiamo tapparci gli occhi davanti a un evento così grave facendo finta che non sia successo nulla. Per questo ci aspettiamo che la Procura apra un fascicolo contro ignoti sul caso. Sarà pure un atto dovuto ma almeno contribuirebbe a sgombrare il campo dall’ipotesi che qualcosa poteva esser fatto meglio per salvare una vita. Resta il rammarico nel dover constatare che i cittadini di Pavullo, in caso di estrema emergenza, debbano rassegnarsi ad avere un’assistenza realmente efficace in quasi un’ora. Il che la dice lunga sul pesante fardello che chi vive nelle zone di montagna è costretto a portarsi sulle spalle e che deriva dalle scelte a dir poco scellerate di chi ha governato la nostra sanità negli ultimi anni”.