La Regione boccia la mostra di Bottura e Mazzoli alla Manifattura Tabacchi di Modena. A rivelarlo è Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione, che immediatamente dopo le prime notizie sul discusso progetto culturale della giunta Muzzarelli, aveva presentato una interrogazione all’assessore Mezzetti per capire quanto e come la Regione partecipasse e finanziasse l’evento.
“Dopo qualche settimana di attesa nei giorni scorsi è arrivata la risposta dell’assessore che dice di non aver mai sentito parlare di questa mostra se non dalla stampa, né di concorrere in nessun modo al suo finanziamento visto che nessuna richiesta formale è mai arrivata dal Comune. Altro che forte interessamento come avevano annunciato ai quattro venti il sindaco Muzzarelli e l’assessore Cavazza anche in Consiglio comunale – spiega Giulia Gibertoni – Mezzetti, ha messo nero su bianco che la mostra non rientra nella programmazione culturale della Regione e nessuna risorsa è stata allocata sul bilancio regionale, né tantomeno la Regione ha individuato lo chef Bottura e il gallerista Mazzoli come persone a cui affidare quella che viene definita esclusivamente come una ‘ipotesi’. A questo punto viene da chiedersi con chi abbia parlato Muzzarelli quando sosteneva che anche Viale Aldo Moro aveva dato il via libera alla mostra del secolo”.
Nella risposta all’interrogazione della capogruppo M5S Giulia Gibertoni, aspetto finanziario a parte, l’assessore Mezzetti pone dei pesanti dubbi anche sul quel carattere pubblico-privato della mostra all’ex Manifattura che ha sollevato più di una perplessità e ammette di non aver mai visto nessun progetto. “Com’è noto, la gran parte delle mostre che si svolgono in Italia e all’estero possono ospitare opere provenienti da collezioni private – scrive Mezzetti – ugualmente i curatori incaricati possono avere diverse provenienze e specificità professionali, compresi collezionisti e mercanti d’arte, senza che questo comporti un pregiudizio riguardo ad un eventuale collaborazione pubblica. Difficile però definire aprioristicamente e senza un progetto concreto quali possibili vantaggi potrebbero trarre reciprocamente i partner privati, quelli pubblici e i cittadini”.
“Insomma per la Regione la mostra sulla quale il Comune di Modena dilapiderà tutti i soldi a disposizione per Expo è un fallimento in partenza, dalla quale si dissocia – conclude Gibertoni – perché, come abbiamo sempre sostenuto, non porterà benefici a nessuno, se non agli espositori privati e a quei costruttori che vedranno riempito, grazie all’affitto pagato dal Comune, uno spazio destinato a restare vuoto chissà per quanto altro tempo ancora. Dopo questa incredibile bocciatura siamo curiosi di vedere come il sindaco Muzzarelli continuerà ad esaltare una mostra che si conferma invece un’operazione di puro marketing, interessi privati sostenuti con pubblici denari”.