“Il Comune di Formigine sapeva dallo scorso aprile del progetto di Vodafone di voler installare una nuova antenna nel parco di Villa Candini. È inaccettabile che i cittadini siano a venuti a conoscenza di questa operazione per caso e solo nel mese di novembre e con 7 mesi di ritardo. La Regione deve intervenire per ripristinare il legittimo diritto all’informazione”. È questa la richiesta di Giulia Gibertoni, capogruppo regionale del M5S, contenuta in una interrogazione sul caso della nuova antenna per la telefonia mobile che la società Vodafone vorrebbe installare nel parco di Villa Candini a Formigine.
“I cittadini, che si sono riuniti in un comitato per impedire la costruzione dell’antenna in una zona frequentata anche da bambini, hanno effettivamente saputo di questo progetto notando alcuni operai dell’operatore telefonico fare dei rilievi nella zona interessata – spiega Giulia Gibertoni – Il Comune, incontrando in seguito i cittadini, ha sostenuto che Vodafone non avesse ancora presentato nessun progetto formale. Da un verbale della Commissione Pianificazione Territoriale del 16 aprile 2015 però si parla espressamente della volontà dell’operatore telefonico di installare un’antenna proprio in quella zona. A questo punto crediamo che su questa vicenda sia necessario fare la più assoluta chiarezza. Il Comune sapeva o no del progetto, e se sì perché non l’ha comunicato tempestivamente ai cittadini così come prevede la legge regionale?”.
Nella sua interrogazione la capogruppo regionale del M5S chiede anche alla Giunta regionale “se non reputi necessaria, da parte dell’amministrazione comunale interessata, una verifica, anche preventiva, dei livelli di campo elettromagnetico presso le Stazioni Radio Base per la telefonia mobile presenti nel territorio del Comune di Formigine sulla scorta di quella già effettuata nel 2010 e se da quella data ad oggi siano state effettuate nuove misurazioni”.