“L’annunciata bonifica dell’area dove sorgeva l’ex stabilimento ex Siapa a Galliera è l’ennesima spot della Regione. I 2,5 milioni di euro stanziati, infatti, sono subordinati all’acquisizione dell’area da parte del Comune che, al momento, è ferma e chissà se potrà mai andare in porto”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che ieri (assieme agli altri membri della Commissione Ambiente dell’Assemblea Legislativa) ha effettuato un sopralluogo nell’area dove sorgeva la società “Siapa”, produttrice di fitofarmaci poi rilevata dall’industria chimica Caffaro, che a sua volta ha continuato la produzione di fitofarmaci sino al 1999.
“Il tanto sbandierato finanziamento regionale per la bonifica del sito è subordinato all’acquisizione dell’area da parte del Comune, che al momento non è possibile perché la proprietà Caffaro in amministrazione straordinaria ha impugnato in sede giudiziaria tutti gli atti del Comune e della Regione – aggiunge Marzia Calzoni, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle che ha partecipato anche lei al sopralluogo – Ne consegue che il sito non può essere acquisito dal Comune, a causa dei diversi procedimenti giudiziari in corso e di quelli che probabilmente seguiranno. A questo punto possiamo affermare che ad oggi il finanziamento regionale resta solo una vana promessa e nulla più così come la bonifica dell’area”. “La situazione paradossale dell’ex Siapa di Galliera dimostra ancora una volta il totale immobilismo della Regione davanti all’emergenza che riguarda la bonifica dei siti inquinati – conclude Silvia Piccinini – Dall’inizio dell’attuale legislatura sollecitiamo la Giunta ad adottare un piano delle bonifiche (l’ultimo e unico risale al 1995) che però Bonaccini e l’assessore Gazzolo non hanno nemmeno voluto inserire nel nuovo Piano dei rifiuti approvato nelle scorsa primavera, come prevede la normativa vigente”.