Seicento milioni di euro: è questa l’impressionante cifra che ogni anno viene spesa nella provincia di Forlì-Cesena nel gioco d’azzardo tra slot machine, Gratta&Vinci, SuperEnalotto, giochi virtuali, Lotto e Bingo. I dati arrivano direttamente dall’Agenzia dei Monopoli e fotografano nel dettaglio la mole di gioco nelle singole province dell’Emilia-Romagna, posizionando quella di Forlì-Cesena in sesta posizione con 601.937.028,09 di euro giocati soltanto nel 2016.
“Se si divide questa cifra per il numero di famiglie residenti nella nostra provincia si scopre che la spesa annuale per il gioco d’azzardo è di 3.539 euro, ovvero 300 euro al mese che rappresentano esattamente il 10% della spesa delle nostre famiglie – spiega Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle – Soldi che, oltre che andare letteralmente in fumo, rappresentano un danno economico e sociale all’economia reale della nostra provincia, al piccolo commercio, ai servizi, ai ristoranti, ai negozi, visto che questo denaro potrebbe in buona parte essere speso in acquisto di vestiti, ristoranti, viaggi, libri, cinema, cibo, elettrodomestici, giocattoli. Se poi a queste perdite aggiungiamo la spesa sanitaria per curare la ludopatia, i danni socio-economici generati da divorzi, licenziamenti, i costi sociali diventano enormi e molto preoccupanti”.
Entrando nel dettaglio delle tipologie di giocate spulciando tra i dati forniti dai Monopoli per il 2015 si scopre che in provincia di Forlì-Cesena a farla da padrone nell’universo dell’azzardo sono le slot machine e le ancor più pericolose videolottery che rappresentano il 59% delle giocate totali con più di 360 milioni di euro. Rilevante anche il gioco online che ha sfondato i 79milioni di euro (13% del totale) mentre più staccati restano i Gratta&Vinci (53 milioni), le scommesse sportive (39 milioni), il Lotto (33 milioni) e il Bingo (13 milioni).
“Si tratta di numeri impressionati e che dimostrano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che l’azzardo è una vera e propria piaga sociale che anno dopo anno erode l’economia dei nostri territori, delle nostre famiglie – aggiunge Andrea Bertani – Senza contare che parte di questo enorme flusso di denaro molto spesso viene ripulito dalle mafie proprio attraverso le VLT, Slot e Gioco online, formalmente legali che però poi si scopre essere legate a società riconducibili alla ‘ndrangheta, alla camorra e alla mafia. Ecco perché diventa di fondamentale importanza cercare di mettere un freno a questa situazione e per questo ogni Comune della provincia Forlì e Cesena dovrebbe approvare e rendere subito operative le delibere no-slot-vlt per limitare orari e fissare distanze dai luoghi sensibili, così come sancito dalla legge regionale che il M5S ha fortemente voluto. Allo stesso tempo – conclude Andrea Bertani – vista l’entità del fenomeno è necessario un impegno in prevenzione trasversale a tutte le fasce di età. Chiediamo anche che in Parlamento si approvi al più presto la legge bipartisan per vietare la pubblicità, presentata dal Movimento 5 Stelle-Gruppo interparlamentare contro l’azzardo, ferma ormai da 2 anni nonostante il Senato ad ottobre 2015 avesse firmato l’urgenza”.