“La Regione sostenga l’attività della Fondazione Tito Balestra di Longiano. Visto che il Comune non è più in grado di far fronte agli impegni economici necessari crediamo che tocchi a Viale Aldo Moro occuparsi di una realtà che è stata inserita tra le istituzioni museali dotate del riconoscimento di Museo di Qualità della Regione Emilia-Romagna”.
È questa la richiesta di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta in una interrogazione riguardo al caso della Fondazione “Tito Balestra” di Longiano, in provincia di Forlì-Cesena, istituita in memoria della figura del famoso poeta e gallerista.
“La Fondazione – spiega Andrea Bertani – ha la propria sede nel Castello Malatestiano e provvede all’organizzazione del Museo di arte moderna e contemporanea, dove sono esposte circa 3000 opere e dove si svolgono mostre, studi, ricerche, iniziative scientifiche ed editoriali, organizzazione di eventi ed attività culturali. Il bilancio della Fondazione è in misura rilevante dipendente dai contributi erogati dal Comune di Longiano che però nel tempo ha operato consistenti riduzioni del proprio sforzo economico e che oggi non è più in grado di fare fronte agli impegni necessari alla sua attività ed al suo prestigio”.
Una situazione che secondo il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle necessita dell’intervento della Regione. “In passato la Regione ha erogato alcuni contributi diretti a sostenere specifiche progettualità della Fondazione – ricorda Andrea Bertani – e per questo crediamo che oggi quello stesso sforza sia davvero necessario. Musei come quello organizzato dalla Fondazione Balestra costituiscono un grande patrimonio per la nostra regione che va preservato e tutelato, soprattutto quando gli enti locali del territorio stentano a farsene carico. Ecco perché – conclude Bertani – chiediamo alla Regione quali strumenti siano disponibili per sostenere l’attività della Fondazione longianese e se intenda attivarli, oltre a chiarire quali altre realtà in Emilia-Romagna oggi si trovino in condizioni analoghe”.