Aumentare il tetto massimo di immatricolazioni per la facoltà di medicina: è quanto chiede Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, all’interno di una risoluzione per impegnare la Giunta sul fronte del sistema di accesso al corso di studi.
“La politica relativa alla formazione dei medici in Italia risulta agli occhi del cittadino qualcosa di assurdo. Delle 67 mila richieste di iscrizione alle varie facoltà sparse in tutta Italia è un quiz a determinare chi potrà accedere a uno dei 9100 posti disponibili – spiega Raffaella Sensoli – Posti che sono determinati non in base alla reale richiesta del sistema sanitario ma esclusivamente sulla base delle risorse finanziarie disponibili. Inoltre, come sta peraltro già avvenendo, dopo aver impedito agli studenti italiani di immatricolarsi si dovrà ricorrere alla massiccia importazione di camici bianchi dall’estero”.
Nella sua risoluzione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle analizza anche l’emergenza che si potrà avere a breve sulla carenza di medici. La Federazione italiana medici pediatri, infatti, stima che tra il 2014 e il 2023 andranno in pensione 3.313 unità a fronte di 2.900 contratti di specializzazione. Tra 6 anni quindi si stima un deficit di pediatri che potrà oscillare tra le 1.863 e le 2.849 unità. Entro il 2023 cesseranno l’attività anche 21.700 medici di famiglia e la differenza tra pensionamenti e specializzati potrebbe segnare un saldo negativo di 16.000 professionisti.
“Abbiamo la necessità di impedire questo trend negativo che potrebbe avere effetti deleteri sulla tenuta del nostro sistema sanitario regionale. Ecco perché – conclude Raffaella Sensoli – chiediamo alla Regione di modificare l’attuale meccanismo che determina le immatricolazioni nelle facoltà di medicina dell’Emilia-Romagna per renderlo maggiormente aderente alle necessità reali”.