“Dopo averla annunciata ai quattro venti, il ministro Galletti e l’assessore Gazzolo non hanno mai finanziato la bonifica dell’area MISE della Razzaboni. Si è trattata dell’ennesima fake news di Governo e Regione a cui ha creduto solo il sindaco Pellegatti che adesso è rimasto con il cerino in mano e soprattutto senza quei quasi 4 milioni di euro per finanziare questo intervento assolutamente necessario”.
È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla mancata bonifica dell’area MISE della discarica ex Razzaboni a San Giovanni in Persiceto. Pochi giorni fa, lo scorso 20 aprile, il sindaco Lorenzo Pellegatti ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente e alla Regione per “protestare” contro il mancato arrivo di quei famosi 4 milioni di euro che proprio il ministro Galletti assieme all’assessore Gazzolo promisero per portare a termine il progetto di bonifica dell’ex discarica.
“Pellegatti, che si ravvede solo adesso, come al solito si è fidato delle persone sbagliate – spiega Silvia Piccinini – Noi gli avevamo sempre suggerito di chiedere alla Regione le risorse necessarie per la bonifica, anche perché il MoVimento 5 Stelle era riuscito anche a metterle a bilancio, ma lui ha preferito andare avanti per la sua strada e oggi i risultati sono questi. I soldi della Regione non ci sono più e quelli del Governo non sono mai arrivati. Un fallimento su tutto i fronti e che non ha davvero scuse. Inutile che adesso Pellegatti cerchi di battere cassa, facendo presente che il progetto è pronto. Senza quei 3 milioni e 850mila euro non si farà niente e a pagare saranno come al solito i persicetani che aspettano da anni la bonifica di quell’area”.
“Questa storia dimostra, ancora una volta, quanto affidabili siano le promesse fatte dal PD e da chi governa questa Regione – conclude Silvia Piccinini – Parole che con il tempo si rivelano essere delle vere e proprie bufale a cui ormai non crede più nessuno e che rischiano di aggiungere danno al danno visto che il telone protettivo che ricopre l’area MISE è ormai danneggiato e deve necessariamente essere sostituito al più presto”.