La Regione purtroppo conferma quello che sosteniamo da tempo, ovvero che i cumuli di vetro della Emiliana Rottami a San Cesario rappresentano ancora un rischio molto alto per i residenti sia di via Bonvino che di via Verdi”. Giulia Gibertoni, consigliere regionale del M5S, commenta così la risposta che l’assessore all’Ambiente Paola Gazzolo ha fornito a una interrogazione presentata nelle scorse settimane riguardo alla sicurezza dei cumuli di vetro della ditta Emiliana Rottami a San Cesario sul Panaro.
“L’assessore Gazzolo ha confermato che, per via Verdi, il monitoraggio ambientale effettuato da Arpa nel 2015 sulla presenza di particelle di vetro nell’aria ha rilevato valori superiori rispetto a quelli riscontrati sia nel 2010 che nel 2012, cioè prima che venissero adottati dei provvedimenti per cercare di limitare la dispersione dei residui di materiale nell’aria – spiega Giulia Gibertoni – Anche se per via Bonvino la situazione sembra essere sotto controllo, la Regione ci ha informato che nelle prossime settimane sarà necessario prevedere ulteriori misure che saranno proposte nella Conferenza dei Servizi. Quello che emerge da tutta questa situazione è che, nonostante la prudenza, quelli che abitano nei pressi dei cumuli sia in via Bonvino che in via Verdi sono esposti a rischi rilevanti che neppure le precauzioni adottate dal Comune sono riuscite ad attenuare in maniera efficace. A questo punto ci chiediamo se i cittadini sono stati informati di questi nuovi rilievi e chi ha deciso di convocare la Conferenza dei Servizi e chi vi parteciperà”.
Nella risposta fornita dall’assessore Gazzolo la Regione ammette che non sono mai stati effettuati degli studi epidemiologici sui residenti delle due zone vicine alla Emiliana Rottami perché “si tratta di una popolazione poco numerosa” e perché “i dati sulla mortalità per tumore al polmone per la popolazione di San Cesario e Castelfranco sono in linea con quelli di tutto il territorio provinciale”.
“Un altro aspetto assolutamente paradossale di questa vicenda è che per la Regione ed Arpa le montagne di vetro accumulate da anni negli spazi della Emiliana Rottami sono fatte di vetro riciclato, il cui ciclo di recupero si è quindi definitivamente concluso – conclude Giulia Gibertoni – A noi sembra un’assurdità visto che l’unica funzione di questi cumuli di vetro è quella di mettere a repentaglio la salute dei cittadini. In più ci troviamo di fronte a un probabile danno di immagine visto che chi passa quotidianamente dall’autostrada, guardando quei cumuli, è spinto a pensare che la Regione non abbia la giusta attenzione al rispetto ambientale, indipendentemente che si tratti di rifiuti grezzi o già riciclati. Per questo crediamo che la questione della Emiliana Rottami debba essere risolta una volta per tutte. Non si può continuare ad esporre a dei rischi delle persone che hanno l’unica colpa di vivere a poche centinaia di metri da questo deposito”.