“Visto che l’amministrazione comunale di Reggio Emilia è di fatto immobile nella lotta all’inquinamento atmosferico, chiediamo alla Regione di intervenire con decisione”. È questa la richiesta di Gianluca Sassi, consigliere regionale del M5S, che ha presentato una interrogazione sul caso degli sforamenti delle pm10 registrati a Reggio Emilia. Valori oltre la norma che l’amministrazione comunale ha cercato di definire come ‘fisiologici’ ma che invece preoccupano e non poco l’esponente del M5S.
“A Reggio Emilia, dalla stazione Arpa di viale Timavo, sono stati registrati finora ben 54 sforamenti delle pm10 dall’inizio dell’anno – spiega Gianluca Sassi – La giunta comunale in modo artificioso ha fatto una media tra i dati delle due centraline Arpa in città (quella di viale Timavo e San Lazzaro), in tal modo sostiene di aver raggiunto l’obiettivo di contenere l’inquinamento a 36 giorni. I dati però vanno letti per il loro valore reale e non facendo una media. Si tratta di un’astuzia incredibile che di certo non risolve il problema”.
In più il documento unico di programmazione del Comune (Dup), approvato in Consiglio Comunale di recente, contiene nella parte relativa allo “stato di avanzamento degli indirizzi e obiettivi”, anche l’obiettivo di mantenere basso il numero di sforamenti di tutte le centraline di rilevazione delle Pm 10. “Un obiettivo bel lontano dalla realizzazione se si tiene conto che la centralina di viale Timavo abbia sforato 54 volte – sottolinea Sassi – Ecco perché visto che il Comune sembra fare orecchie da marcante, chiediamo alla Giunta quali misure vuole adottare per ridurre i rischi provocati dalla presenza di sostanze nocive e se non ritenga opportuno avviare una serie di azioni straordinarie per ridurre l’inquinamento atmosferico. Non si può continuare a far vivere i cittadini in una perenne camera a gas”.