“La situazione di emergenza in cui parte della provincia di Modena è ripiombata a 3 anni dall’ultima alluvione deve necessariamente imporre alla Regione un bilancio concreto di quanto è stato fatto sul tema della prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico. L’impressione è che la Giunta dal 2014 in poi, come testimonia anche l’ultima risposta dell’assessore Gazzolo a una mia interrogazione sul mai realizzato ‘”arginello” di Bomporto, abbia forse molto studiato ma agito pochissimo. E il risultato di questa politica oggi è, purtroppo, di nuovo sotto gli occhi di tutti”.
È questo il commento di Giulia Gibertoni riguardo all’emergenza idraulica che sta riguardando in queste ore le zone interessate dalla piena del fiume Secchia in provincia di Modena. “A nostro avviso c’è stata, e purtroppo continua ad esserci, una sottovalutazione dei problemi – spiega Giulia Gibertoni – a partire dalla manutenzione degli argini che evidentemente è stata carente o insufficiente in questi anni. Non è accettabile, infatti, che si vada in emergenza addirittura all’inizio della stagione invernale con all’attivo appena un paio di nevicate nelle ultime settimane. Evidentemente l’esperienza del 2014 non è servita ai soggetti istituzionali coinvolti perché mettessero in atto misure idonee e tempestive di prevenzione, infatti da questa mattina i cittadini di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano e alcune zone vicine a Modena sono in stato di forte agitazione con altoparlanti che li invitavano a salire ai piani alti delle loro case: l’inadeguatezza del sistema è evidente. È questa la prevenzione che l’assessore Gazzolo ha messo a punto in questi anni dopo tanti studi e indagini dichiarati? Le emergenze vanno previste e limitate, difficile farlo senza una programmazione vera di azioni strutturali. C’è poi un altro aspetto che meriterebbe di essere approfondito, ovvero quello della totale sottovalutazione dei problemi legati ai cambiamenti climatici, cambiamenti noti eppure sottovalutati – conclude Giulia Gibertoni – L’innalzamento inusuale delle temperature nelle ultime 24 ore è un altro brusco campanello d’allarme che ci deve spingere a rivedere le nostre politiche energetiche verso cui questa Regione al momento sta facendo poco o nulla. Servono misure che diano tranquillità a questi territori una volte per tutte. Convocherò al più presto la giunta perché fornisca una informativa esaustiva all’assemblea su questo tema che continua a preoccupare”.