“I 400 milioni ai Comuni per far fronte all’emergenza alimentare sono risorse che si aggiungono ai fondi già stanziati finora dal Governo per l’emergenza Coronavirus, a cominciare dai 25 miliardi del decreto Cura Italia e finendo con l’apertura della cassa integrazione, anche in deroga, per chi ha dovuto sospendere la propria attività”. È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle.
“Per i comuni dell’Emilia-Romagna i fondi a disposizione a favore delle famiglie in difficoltà ammontano a circa 24,5 milioni di euro. Nei criteri di riparto di questi fondi si tiene conto non solo del numero di abitanti del Comune ma anche del reddito medio, per cui i comuni i cui abitanti sono più in difficoltà riceveranno più aiuti. Nasceranno dei buoni spesa per l’acquisto di beni di prima necessità, alimentari, che saranno gestiti dal Comune, primo presidio dello Stato sul territorio. Quello che si sta cercando di fare è affrontare una situazione eccezionale con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, con l’unico obiettivo di non lasciare nessuno indietro. Anche per questo crediamo che l’istituzione di un reddito d’emergenza, così come proposto dal MoVimento 5 Stelle, sia una strada da percorrere nel più breve tempo possibile” conclude Silvia Piccinini.