Dieci milioni di euro complessivi per le imprese del settore privato, più un contributo una tantum di 15 mila euro per ciascun lavoratore autonomo. Sono questi i provvedimenti sugli ammortizzatori sociali che riguardano l’E45 contenuti nel Decreto Crescita approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri dello scorso 23 aprile e adesso in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
“Con il via libera il Governo ha mantenuto gli impegni presi sia con i sindaci che con i rappresentati dei lavoratori, smentendo così tutte quelle cassandre che in queste settimane hanno blaterato sui giornali di promesse mancate e impegni disattesi – spiegano Andrea Bertani, Marco Croatti e Carlo de Girolamo, rispettivamente capogruppo in Regione e portavoce al Senato e alla Camera del MoVimento 5 Stelle – Come il MoVimento 5 Stelle ha sempre sostenuto non c’è mai stata nessuna sottovalutazione del problema che ha riguardato la chiusura forzata dell’E45. Era necessario solo pazientare per permettere tecnicamente di varare dei provvedimenti efficaci e che potessero essere vantaggiosi per chi nei giorni di blocco della strada ha subito un danno economico rilevante. Per questo abbiamo trovato assolutamente fuori luogo gli interventi dei sindaci del PD, primo tra tutti quelli del sindaco di Cesena Paolo Lucchi, che blaterava di una possibile ipotesi autostradale per l’E45 o addirittura invocava il blocco della A14 in segno di protesta. Così come inopportuni sono stati gli ammiccamenti del sottosegretario Jacopo Morrone che, avendo deleghe alla Giustizia, avrebbe fatto meglio a pensare ai guai giudiziari del suo collega di partito Siri invece che accusare noi o i ministri del MoVimento 5 Stelle di immobilismo. Sappia pure Morrone che, lavorando a testa bassa e senza fare tanti strepiti o mirabolanti proclami di mera propaganda, i risultati arrivano e gli impegni assunti mettendoci la faccia vengono mantenuti. Non basta certo mettersi un caschetto in testa e seguire il ministro Toninelli a favore di flash e telecamere per risolvere i problemi”.
Nel decreto, varato dal Consiglio dei ministri martedì 23 aprile e adesso in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, si stanzia un fondo di 10 milioni di euro come strumento di sostegno al reddito, pari al valore massimo del trattamento CIGS, per quei lavoratori che sono stati sospesi dalle imprese che hanno subito una flessione produttiva a seguito della chiusura di una parte della SS 3-bis Tiberina, per un periodo massimo di 180 giorni, a far data dall’evento, risalente al 16 gennaio 2019. Prevista anche un’indennità una tantum, pari a 15 mila euro a soggetto, per i titolari di collaborazione coordinata e continuativa di agenzia e di rappresentanza commerciale, lavoratori autonomi, che abbiano dovuto sospendere la propria attività a causa della chiusura del viadotto Puleto.
“Adesso, grazie al MoVimento 5 Stelle e al Governo, il tempo delle chiacchiere è finito e si potrà finalmente pensare al rilancio di un territorio che per troppo tempo è stato oggetto di una speculazione politica di peggior specie, amplificata dalla vicinanza con le prossime elezioni – concludono Bertani, Croatti e de Girolamo – Chiediamo quindi pubblicamente a tutti i sindaci di smettere di fare campagna elettorale strumentale sulla pelle dei cittadini. Basta con le continue processioni e lamentele pubbliche sull’operato del governo. È ora di risistemare concretamente questo Paese che le politiche dei ‘competenti’ hanno distrutto, proprio come la E45. Chi nel silenzio e nell’inazione di anni ha ridotto la viabilità della nostra regione un disastro, ora riconosca che il MoVimento 5 Stelle sta cominciando a risistemare concretamente il Paese”.