“Donini smetta di fare campagna elettorale e cominci realmente ad occuparsi dei problemi dei pendolari. In questo momento non abbiamo bisogno di un assessore che passa le sue giornate a fare passerelle in giro per le stazioni della regione a favore di flash e fotografi. La priorità assoluta, visto il pasticcio che è stato creato, è di indire al più presto una nuova gara per la gestione della rete ferroviaria. Non c’è più tempo”. Giulia Gibertoni, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Viale Aldo Moro, torna a chiedere l’azzeramento del bando per il servizio ferroviario e lo fa presentando una risoluzione sul tema che verrà discussa in Assemblea.
“Trovo francamente paradossale che, per rendersi conto del completo stato di abbandono e degrado in cui versa la nostra rete ferroviaria, Donini senta la necessità di verificare personalmente quello che le associazioni dei pendolari subiscono e denunciano ogni giorno – aggiunge la capogruppo del M5S – Quello che è successo con la gara d’appalto fallita deve essere il nostro ultimo campanello d’allarme. Per questo, ho appena presentato una risoluzione che chiede alla Giunta di indire al più presto una nuova gara, stavolta la più ampia e aperta possibile, che riesca ad andare oltre il monopolio di Tper e Trenitalia. Risoluzione che spero possa trovare consensi all’interno di tutti gli schieramenti politici”.
All’interno della sua proposta Gibertoni individua anche nuovi criteri dai quali il nuovo bando non dovrebbe prescindere: un tempo massimo di affidamento di 10 anni (rispetto ai 22 previsti dalla precedente gara), e l’abbandono della strategia del lotto unico a favore di una frazionamento per lotti omogenei e contendibili. “Solo così a nostro avviso – aggiunge la capogruppo del M5S – si può uscire dall’impasse in cui siamo piombati. La Giunta deve subito pensare a una nuova gara che tenga ferme tutte garanzie occupazionali, di ammodernamento del servizio e di gestione all’altezza degli obiettivi e nel pieno rispetto delle esigenze degli utenti. Pendolari che, come oggi Donini, ogni giorno prendono un treno per recarsi al lavoro ma che non hanno quasi mai la fortuna di trovare un posto seduto o di arrivare in perfetto orario”.