Dodici milioni di euro per far nascere e sviluppare le comunità energetiche in Emilia-Romagna, l’ampliamento della rete delle colonnine di ricarica per le auto elettriche, un maggiore sostegno economico per accompagnare le imprese verso l’utilizzo delle energie rinnovabili: sono questi i risultati raggiunti dal MoVimento 5 Stelle all’interno del programma del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), che oggi ha ricevuto il via libera dall’Assemblea Legislativa, grazie all’approvazione di un ordine del giorno presentato dalla capogruppo Silvia Piccinini.
“Siamo molto soddisfatti di essere riusciti ad inserire all’interno del nuovo programma di sviluppo stilato dalla Regione tre importanti innovazioni sul fronte ambientale che ci avvicinano sempre di più a quella transizione ecologica ormai non più rimandabile – spiega Silvia Piccinini – Grazie al mio ordine del giorno approvato oggi la Regione punterà finalmente con decisione sulla nascita e lo sviluppo delle comunità energetiche, con lo stanziamento di un fondo di almeno 12 milioni di euro. Si tratta di un passaggio fondamentale, soprattutto in un periodo particolarmente complicato sul fronte del caro energia come quello che stanno vivendo sia i cittadini che le nostre imprese. Proprio su questo siamo riusciti a prevedere anche un sostegno economico maggiore in favore di quelle aziende che hanno sede nelle aree della nostra regione più impattate dall’inquinamento atmosferico, per incentivarle al passaggio verso le energie rinnovabili, contribuendo così anche alla decarbonizzazione, e garantendo loro indipendenza dalle fonti fossili”. L’ordine del giorno targato MoVimento 5 Stelle prevede anche l’incremento dell’offerta di punti di ricarica per le auto elettriche, in particolare per le piccole e medie imprese.
“Il miglioramento della qualità dell’aria – aggiunge Silvia Piccinini – deve passare necessariamente da una costante diminuzione dei gas climalteranti generato anche dalle automobili. E per farlo serve garantire ai cittadini una rete di ricarica sicura e capillare sul territorio. Un’opportunità che al momento in Emilia-Romagna è presente solo a macchia di leopardo, come hanno dimostrato anche recenti inchieste giornalistiche all’interno delle nostre città. Su questo aspetto è necessario un deciso cambio di passo e penso che il nostro ordine del giorno approvato oggi possa rappresentare un primo punto di partenza. I fondi europei non devono solo essere spesi tutti e in fretta, ma devono anche essere orientati verso la sostenibilità ambientale” conclude la capogruppo regionale M5S.