“Le proteste dei pazienti che in questi giorni sono costretti a pagare il ticket a causa del cambiamento nella distruzione dei farmaci dalle strutture ospedaliere alle farmacie territoriali, confermano quanto abbiamo sempre sostenuto, ovvero che l’introduzione di questa novità avrebbe comportato più disagi che vantaggi per i cittadini. E che a farne le spese maggiori siano proprio i malati cronici è l’aspetto più grave di tutta questa vicenda”.
È questo il commento di Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alle notizie delle numerose proteste che in questi giorni si stanno registrando a Cesena riguardo all’interruzione della distribuzione diretta dei farmaci nelle strutture ospedaliere.
“L’aspetto più paradossale di questa vicenda è che nessuno abbia informato i pazienti che il ritiro dei farmaci presso le farmacie territoriali, anziché nelle strutture ospedaliere, avrebbe comportato il pagamento del ticket a seconda delle fasce di reddito– spiegano Sensoli e Bertani – Questo significa che chi soffre di più patologie adesso si troverà a pagare molto di più. Noi non siamo assolutamente contrari alla distribuzione nelle farmacie, lo abbiamo sostenuto in più di un’occasione, ma il fatto che i cittadini oggi si ritrovino a pagare un ticket che prima non era a loro carico per noi è assolutamente inaccettabile. Il cambio del sistema di distribuzione non può comportare, oltre a una spesa per le casse della Regione di oltre 5 milioni di euro, anche un aggravio sulle tasche dei cittadini. Per questo – concludono Sensoli e Bertani – invitiamo la Giunta a modificare al più presto questo meccanismo”.