“L’ampliamento della discarica di Monte Ardone rappresenta un ulteriore pericolo per un territorio, quello parmense, che dovrebbe essere al centro della nostra Food Valley ma che si trova a dover fare i conti con i rischi legati alla presenza di inceneritori, discariche e altre fonti di inquinamento. Per questo la Regione deve schierarsi al fianco di enti, associazioni e comitati che hanno già detto no a questo scellerato ampliamento”. È quanto chiede Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, all’interno di un’interrogazione riguardo al progetto di ampliamento della discarica situata nel comune di Fornovo di Taro, in provincia di Parma.
“Credo che sia impossibile non rilevare come su questo impianto permangano criticità che non sono mai state risolte nel corso degli anni e che hanno portato al verificarsi di numerosi incidenti – aggiunge la capogruppo regionale M5S – La discarica di Fornovo, infatti, proposta negli anni ’80 per far fronte all’emergenza rifiuti solidi urbani della provincia di Parma, è diventata rapidamente un impianto per rifiuti speciali e industriali provenienti da tutta Italia, peraltro gestita da una società privata al di fuori della pianificazione regionale degli impianti di smaltimento. Davanti a questa situazione crediamo che la Regione debba dare un segnale di discontinuità rispetto a quanto fatto fino ad oggi, schierandosi per il no all’ampliamento. Sarebbe anche un segnale importante per il territorio di Parma e le sue eccellenze al centro della Food Valley che non possono essere messe in pericolo dalla crescita esponenziale di rifiuti all’interno della discarica con tutte le conseguenze ambientali che ne deriverebbero”.