“La sentenza del Consiglio di Stato sulla discarica Tre Monti di Imola, oltre ad essere la pietra tombale sul progetto di ampliamento, è una bocciatura senza appello per la Regione. Bocciatura sia dal punto di vista amministrativo che politico. Adesso Bonaccini si metta l’anima in pace e prenda spunto da questa sentenza per ripensare totalmente il sistema di gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna, ribaltando una volta per tutte il paradigma inceneritori&discariche sul quale si è basato fino ad oggi e tanto caro al Pd”.
È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al pronunciamento con cui il Consiglio di Stato oggi ha respinto il ricorso di Regione, Con.Ami e Herambiente contro la sentenza del TAR che a gennaio del 2018 aveva bocciato l’ampliamento volumetrico in sopraelevazione della discarica di via Pediano.
“Finalmente è stata scritta la parola fine ad una vicenda contro la quale il MoVimento 5 Stelle, sia a Imola che in Regione, si è sempre battuto contestando lo scellerato progetto di ampliamento della discarica che avrebbe comportato danni sia dal punto di vista ambientale che per la salute dei cittadini – aggiunge Silvia Piccinini –. Caparbietà dimostrata dalle associazioni ambientaliste affiancate dalla nuova amministrazione comunale e dalla nostra sindaca Manuela Sangiorgi che ad ottobre dello scorso anno aveva coraggiosamente deciso di costituirsi in giudizio proprio nel ricorso in appello al Consiglio di Stato presentato dalla Regione. Per questo la sentenza di oggi è una vittoria su tutti i fronti e una bocciatura netta delle politiche portate avanti da Bonaccini e dai suoi compagni di partito. Adesso prendano atto di questa ennesima loro sconfitta e mettano una pietra tombale sul progetto di ampliamento della discarica di via Pediano. Questa sentenza, in ogni caso, può e deve essere l’inizio di un nuovo modo di concepire il sistema di gestione dei rifiuti non solo a Imola ma nell’intera regione. Si impari la lezione e si cominci a dire ai cittadini che il sistema che poggia su inceneritori e discariche non è più sostenibile e che l’unica strada percorribile è quella dell’economia circolare e della riduzione dei rifiuti a monte” conclude Silvia Piccinini.