“Altro che ampliamento, le ultime analisi condotte da ARPAE sull’inquinamento delle acque attorno alla discarica di Imola devono portare a una sola decisione: quella della totale bonifica del sito e di una sua immediata chiusura. Non possiamo continuare ad esporre i cittadini a un rischio ambientale e sanitario così elevato”. È questa la richiesta di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, in merito alle recenti polemiche dopo le rilevazioni condotte da ARPAE sull’inquinamento delle acque attorno alla discarica di via Pediano a Imola.
“A questo punto, dopo aver avuto la certezza che anche il Rio Rondinella è stato contaminato, crediamo che sia inutile parlare ancora di qualsiasi ipotesi di ampliamento della discarica – spiega Silvia Piccinini – Adesso dire no a questo scellerato progetto non può essere più sufficiente. È necessario che la Regione metta in atto a una bonifica totale del sito e che poi lo chiuda definitivamente. Le analisi e le rilevazioni condotte da ARPAE evidenziano un pericolo che con il passare del tempo si fa sempre più minaccioso, è arrivata l’ora di mettere la parola fine a questa storia. Se la Giunta non lo facesse andrebbe incontro a una contraddizione enorme visto che da un lato la nuova legge sulla gestione dei rifiuti parla di un’economia circolare che punta al 73% di differenziata e dall’altra continua a tenere in vita (e a volerle addirittura ampliare) discariche come quella di Imola che sono ancorate ad una concezione medievale della gestione dei rifiuti. La discarica Tre Monti deve essere bonifica e chiusa. Basta mettere a rischio la salute dei cittadini”.