“La Regione ha il dovere di approfondire i risultati delle analisi, sia dell’Arpa che della associazioni ambientaliste, che hanno rilevato come nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque adiacenti alla discarica ci siano valori anomali di inquinamento. Non si può continuare a sottovalutare un problema che potrebbe avere effetti devastanti sia per il territorio che per la salute dei cittadini”. È questa la richiesta di Giulia Gibertoni, capogruppo regionale M5S, contenuta in una interpellanza presentata alla Giunta riguardo alla discarica Tre Monti di Imola, oggetto di una contestatissima richiesta di ampliamento.
“Le rilevazioni fatte da Arpa a metà ottobre hanno evidenziato la presenza di nitriti, solfati, arsenico, cromo esavalente e nichel in percentuali che sforano di gran lunga i limiti consentiti dalla legge – spiega Giulia Gibertoni – Una situazione pressoché simile a quella fotografata dalle associazioni ambientaliste che hanno incaricato il laboratorio LabAnalysis di Pavia di effettuare alcuni campionamenti in corrispondenza del Rio Rondinella scoprendo valori di stagno, piombo alluminio e manganese oltre i limiti sia nel suolo che nei sedimenti. Noi siamo convinti che bisogna fare assoluta chiarezza e stabilire con certezza scientifica se questi valori siano o meno correlati all’attività della discarica Tre Monti. Attività che con il progetto di potenziamento farebbe aumentare a dismisura, trasformandola nella discarica più grande d’Italia”.
ùEcco perché la capogruppo regionale del M5S chiede alla Giunta “se non consideri opportuno valutare e indagare approfonditamente, con una caratterizzazione ambientale che ricostruisca i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali e se vi è una correlazione tra alcuni inquinanti rilevati”. “Il quadro che a nostro avviso si sta delineando è quello di un inquinamento diffuso intorno al sito della discarica e le cui cause andrebbero accertate in maniera definitiva – conclude Giulia Gibertoni – Per questo, anche in virtù del principio di precauzione da attuare verso tutti gli abitanti e i territori dei comuni di Imola e Riolo Terme, la Regione dovrebbe bloccare immediatamente ogni progetto di ampliamento della discarica”.