Disagi neve in Appennino: dai gestori scuse grottesche. Dal 2015 manutenzione insufficiente”

“La tesi sostenuta da Hera, Terna, Enel, RFI e Società Autostrade che i pesanti disagi registrati lo scorso 13 novembre in Appennino siano stati provocati da un evento atmosferico definito come eccezionale è semplicemente ridicola. La verità è che i gestori dei servizi idrici, di quelli elettrici e dei trasporti non hanno fatto niente di quello che avevano promesso dopo l’ondata di maltempo del febbraio 2015. E per questo qualcuno dovrà assumersi la responsabilità in tutte le sedi opportune, anche davanti alla magistratura”.

È questo il commento di Gianluca Sassi e Silvia Piccinini, consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’audizione di oggi pomeriggio in Commissione Trasporti e Ambiente dei rappresentanti di Enel, Iren, Terna, Autostrade, Trenitalia, RFI e Tper in merito ai disagi provocati dalla nevicata dello scorso 13 novembre.

“Purtroppo come avevamo previsto l’audizione di oggi pomeriggio si è trasformata in una sfilata di scuse, arrampicate sugli specchi e giustificazioni al limite del grottesco da parte dei gestori – spiegano Sassi e Piccinini – La cosa più surreale è stata ascoltare che i treni fermi, la luce saltata, l’acqua mancante in diversi centri dell’Appennino siano stati provocati da una semplice nevicata di 10 centimetri, aggravata dalle condizioni di foglie e alberi. Nessuno dei gestori intervenuti ha avuto la dignità di assumersi la benché minima responsabilità, giocando allo scaricabarile, snocciolando cifre improbabili che dimostrano una sola cosa, ovvero che dal 2015 in poi la manutenzione delle reti è diminuita in termini di investimento. Senza contare che l’allerta meteo è stata comunicata solo il giorno prima della nevica quando Autostrade già aveva comunicato l’anticipo dell’obbligo delle catene o pneumatici invernali due giorni prima. Davanti a questa situazione – concludono i due consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle – troviamo semplicemente vergognoso che la Regione abbia deciso di non supportare l’azione legale dei sindaci dei Comuni colpiti dai disagi più pensanti per verificare le giuste responsabilità. Richiesta che avevamo sollecitato in una interrogazione a cui oggi l’assessore Gazzolo ha risposto rifiutando la nostra proposta. Il semplice stanziamento di risorse per i Comuni non può e non deve bastare”.