“Le dimissioni del direttore generale Annicchiarico non possono essere liquidate con un breve comunicato stampa. La Regione, in primis Bonaccini e l’assessore Venturi, hanno il dovere di spiegare nel dettaglio cosa ha portato a questa decisione improvvisa e che di certo nessuno si aspettava. Ecco perché convocherò nei prossimi giorni in Commissione sia il presidente Bonaccini che l’assessore Venturi per fare chiarezza su questo caso”.
È quanto dichiara Giulia Gibertoni riguardo alle dimissioni di Massimo Annicchiarico da direttore generale dell’AUSL di Modena. “La giustificazione delle ragioni ‘strettamente professionali’ pronunciata oggi da Annicchiarico davanti alla Conferenza sanitaria di Modena merita di essere approfondita – aggiunge Giulia Gibertoni – In primo luogo perché un incarico cruciale e delicato come quello di direttore generale di una realtà sanitaria complessa esige la massima trasparenza nelle azioni che si compiono. Sia per sgombrare il campo da ogni possibile dubbio riguardo alle polemiche interne che anche nelle ultime settimane hanno riguardato Annicchiarico, soprattutto per quel che riguarda i metodi di reclutamento del personale sanitario e amministrativo”. Nei giorni scorsi, infatti, alcune sigle sindacali avevano sollevato dei dubbi sull’opportunità da parte dell’AUSL di Modena di assunzione di personale esterno andando a pescare anche da graduatorie fuori regione, in particolare da una di Cremona. Casi sui quali Giulia Gibertoni ha presentato un’interrogazione alla giunta.
“Visto il malcontento diffuso dei lavoratori dell’AUSL di Modena sarebbe necessario capire se questi elementi abbiano potuto influire sulla decisione di Annicchiarico – conclude Giulia Gibertoni – Ecco perché ci aspettiamo di avere delle risposte concrete da Bonaccini e Venturi in Commissione sanità al più presto. Certo che non si può non sottolineare il fatto che anche che i miei dubbi sulla mancata approvazione del Bilancio dell’AUSL da parte dei revisori dei conti e sul richiamo del Ministero dell’economia che avevo sollevato in questi anni in diverse interrogazioni, oggi assumono una connotazione totalmente diversa”.