“Altro che dimezzamento dei dirigenti e rispetto della meritocrazia. La Regione ormai sta diventando un’agenzia di ricollocamento per i fedelissimi di Giunta e PD”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, riguardo alla nomina di Giuseppe Bortone (attuale numero uno della direzione generale all’Ambiente) come nuovo direttore di ARPA Emilia-Romagna, ufficializzata oggi in Commissione.
“Si tratta dell’ennesima nomina messa in atto della Giunta e del presidente Bonaccini che ha come unico scopo quello di spostare le pedine che hanno garantito la conservazione del potere in questi anni. Alla faccia della rotazione degli incarichi e del rispetto delle norme anti-corruzione. Come al solito Bonaccini predica bene per poi razzolare malissimo”. Per la consigliera regionale del M5S la nomina di Bortone a capo della nuova ARPA regionale è del tutto inopportuna anche per una questione di merito, visto che in questi anni l’ormai ex direttore generale dell’Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa non ha certo brillato per gestione delle emergenze e prevenzione.
“Senza andare troppo indietro nel tempo basti ricordare che Bortone fu uno dei dirigenti della Regione che, assieme all’ex sottosegretario Bertelli, presero in giro i comitati sostenendo che il rapporto della Commissione Ichese non era stato ancora nemmeno ultimato quando invece i suoi uffici ne conoscevano già da tempo le conclusioni – aggiunge Silvia Piccinini – Senza contare la fantozziana gestione della bonifica della discarica ex Razzaboni di San Giovanni in Persiceto per la quale paghiamo una maxi multa all’Unione Europea e anche il Governo è arrivato a diffidare la Regione per il suo mancato intervento, nonostante proprio Bortone continui a dire che su quel sito non c’è nessun problema. Paradossale poi la vicenda che riguarda le concessioni idriche che la Regione, dal 2001 in poi, ha dimenticato di riscuotere e che adesso continua a gestire in modo inappropriato improvvisando soluzioni inadeguate. Insomma un fallimento su tutti i fronti che diventa vera e propria beffa visto che se per Bortone c’è in programma il fulmineo ricollocamento in Arpa, tutto il personale dei servizi tecnici di bacino, dopo il loro smantellamento voluto dal PD a seguito della legge di riordino, non sa ancora quale sarà il proprio destino”.