Verificare tutte le procedure che hanno portato allo stanziamento di quasi 2 milioni di euro per rifare la rete idrica dell’ospedale di Baggiovara e contrastare il rischio legionella. È quanto chiede Giulia Gibertoni, capogruppo M5S in Regione, che ha presentato una interrogazione riguardo ai lavori stanziati dall’Ausl di Modena per l’ospedale di Baggiovara nei mesi scorsi.
“Si tratta di un intervento a nostro avviso abbastanza anomalo visto che è stato programmato in una struttura di recente costruzione e che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della sanità modenese – spiega Giulia Gibertoni – L’Asl, infatti, ha motivato la necessità dell’intervento con le superiori esigenze di sicurezza di cittadini ed utenti per contrastare il proliferare del batterio della legionella, chiamando in causa proprio gli interventi di iperclorazione e shock termico effettuati negli anni passati come causa del deterioramento delle tubazioni. Pratiche che però sono comuni negli ambienti ospedalieri tanto che è la stessa Regione a prevederle nelle sue linee guida. Non si capisce quindi perché l’ospedale di Baggiovara non sia stato progettato e costruito in modo tale da poter resistere adeguatamente a questo tipo di intervento”. La capogruppo regionale del M5S punta i riflettori anche sulla ‘tempestività’ con la quale sono stati programmati i lavori alle tubature idriche di Baggiovara.
“A quanto ci risulta nel 2009 ci furono problemi col batterio della legionella in ospedale ma non ci si fece quasi nulla – aggiunge Giulia Gibertoni – Adesso a sei anni di distanza si decide di ristrutturare l’intera rete idrica”. Per questo nella sua interrogazione Giulia Gibertoni chiede alla Giunta se sia stata presentata una richiesta di risarcimento danni nei confronti di chi ha effettuato i lavori “visto che sembra chiara la responsabilità del progettista/costruttore/
Inoltre la capogruppo regionale del M5S chiede anche “se l’intervento sui tubi sia stato seguito da un centro specializzato di riferimento e se, dopo l’emanazione da parte del Ministero della Sanità delle nuove linee guida di marzo 2015, sia stato predisposto il necessario protocollo di controllo per il rischio legionellosi”. “Crediamo che la Giunta – conclude Gibertoni – debba fare chiarezza e accertare in fretta i responsabili di questa vicenda. È inaccettabile che siano sempre e solo i cittadini a pagare per questi errori”.