A Bologna c’è la linea 38 e quelle che collegano alcuni paesi dell’Appennino, a Modena la linea per Soliera, a Reggio Emilia quella per Sant’Ilario d’Enza, a Ravenna quelle per Russi e la Darsena, a Ferrara quelle per Voghiera e Dosso. Sono queste alcune delle tratte del trasporto pubblico locale che hanno ricevuto più segnalazioni all’interno della piattaforma online lanciata dal MoVimento 5 Stelle sulle criticità legate al mancato rispetto delle norme anti-Covid sugli autobus utilizzati dagli studenti nelle prime settimane dalla riapertura delle scuole. Una mappa, realizzata grazie a circa 50 segnalazioni raccolte in poco più di una settimana sul sito del Gruppo Assembleare MoVimento 5 Stelle, che adesso sarà consegnata alla giunta regionale in modo che si possa intervenire in accordo con le aziende del TPL come spiegato questa mattina nel corso di un question time dalla capogruppo Silvia Piccinini.
“Le segnalazioni che abbiamo ricevuto fino a questo momento riguardano per la stragrande maggioranza il superamento della capienza massima dell’80% – spiega Silvia Piccinini – Un limite che non viene rispettato soprattutto nelle ore di punta del trasporto scolastico, con studenti che sono costretti a salire su bus stracolmi senza il benché minimo distanziamento sociale, oppure proprio impossibilitati a farlo proprio a causa dell’eccessivo sovraffollamento. Con pesanti ripercussioni, in questo ultimo caso, sui tempi di percorrenza di tragitti anche brevi”.
A Bologna i casi più problematici riguardano sia le linee urbane che quelle extraurbane. Sulla linea 27 che collega i quartieri Savena e Corticella la distanza di sicurezza non è quasi mai rispettata soprattutto nelle ore di punta. Stesso discorso sulla linea 38 che arriva fino alla Fiera. Tra quelle extraurbane particolarmente difficili sono le linee che collegano l’Appennino: la 858, la 916 e la 918 rispettivamente per Castiglione dei Pepoli, Monghidoro e Castel de’ Britti. Non va meglio nemmeno a Baricella, Granarolo e Calderara di Reno dove gli utenti lamentano un sovraffollamento costante delle linee 93 e 91.
A Modena è il tratto per Soliera, con la linea 500, ad aver ricevuto la maggior parte delle segnalazioni di sovraffollamento ma anche la linea 1 per Sassuolo e la 135 presentano alcune criticità soprattutto per quel che riguarda la mancata presenza a bordo di dispositivi per la igienizzazione personale, mentre a Reggio Emilia è la linea 10 per Sant’Ilario d’Enza a preoccupare di più gli utenti per il mancato rispetto del distanziamento sociale a bordo. A Ferrara la linea per Cento, nella tratta di Dosso Terre del Reno, secondo le segnalazioni ricevute non è stata potenziata, con il risultato che il numero dei bus sono rimasti gli stessi rispetto all’anno scorso con un’evidente ripercussione sulla capienza massima per via delle limitazioni alla capienza dovuti al Covid. Pesanti problemi anche sulla linea 342 per Voghiera (dove le segnalazioni parlano di condizioni di viaggio inaccettabili) e sulla linea urbana 4. Anche a Ravenna non mancano i disagi: con sovraffollamento soprattutto nella linea 1 Darsena-Cinema City, la 159 per San Pietro in Vincoli e 155 per Russi-Faenza.
“Alcune di queste problematiche erano già note, come per esempio le linee che collegano la Fiera a Bologna, mentre per altre che servono soprattutto le aree extraurbane fino ad oggi non erano emerse criticità, segnale che evidentemente ci sono situazioni nuove che Regione e gestori dovrebbero approfondire. Ecco perché – conclude Silvia Piccinini – metteremo a disposizione della Giunta i dati raccolti per cercare di risolvere al più presto i disagi di queste settimane”.