“La Regione non può abbandonare al suo destino un’azienda d’eccellenza come la Dismeco. C’è bisogno di un intervento deciso da parte dalla Giunta nei confronti dei gestori dei servizi di raccolta dei rifiuti, altrimenti l’economia circolare tanto decantata nella nuova legge sui rifiuti resterà solo sulla carta”. Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, ha presentato una interrogazione sulla situazione di crisi della Dismeco, l’azienda di Marzabotto specializzata nel recupero dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettrice ed elettroniche) che ha annunciato la cassa integrazione per 35 dipendenti.
“È inaccettabile che una realtà come quella della Dismeco, che contribuisce alla realizzazione di interessi pubblici come quello dell’economia circolare, sia in questa situazione – spiega Silvia Piccinini – Il processo di acquisizione dei RAEE raccolti nel territorio regionale presenta molti punti d’ombra, con l’effetto che una modesta quantità di questi rifiuti viene trattata sul territorio regionale, pari a circa il 20%, mentre altre regioni come la Lombardia per esempio riescono a trattare nei numerosi impianti del proprio territorio circa il 95% dei RAEE intercettati”.
Il processo di recupero poggia sulla circolarità del percorso dei rifiuti, con compiti, obblighi ed opportunità propri di ogni attore: nel caso dei RAEE “economia circolare” significa che un elettrodomestico, una volta divenuto inutilizzabile, e consegnato a un negozio a fronte di un nuovo acquisto o in una piattaforma delle società di gestione dei rifiuti viene ritirato dagli specifici Consorzi e da questi conferito alle aziende che dovrebbero occuparsi del recupero.
“La fase finale di recupero si realizza però solo in parte in Emilia-Romagna visto che circa 800 container al mese lasciano la nostra regione per essere portati, lungo strade e autostrade, in regioni vicine (Lombardia, Veneto e Marche) per essere trattate da altre aziende che dovrebbero svolgere le medesime attività che la Dismeco di Marzabotto è in grado di assicurare a livelli di eccellenza – aggiunge Silvia Piccinini – Per questo chiediamo alla Giunta di prendere una posizione netta su questo tema magari orientando le scelte di soggetti gestori dei servizi di raccolta rifiuti, in particolare quelli a partecipazione pubblica, verso scelte coerenti con gli obiettivi della nuova legge regionale approvata solo qualche settimana fa”. Nella interrogazione della consigliera regionale del M5S si chiede inoltre di fare pressing sui consorzi di raccolta affinché ci sia “la doverosa attenzione all’esito finale delle attività di recupero e, conseguentemente, al monitoraggio del reale tasso di recupero prodotto al termine del ciclo”.