“La Regione faccia di tutto per evitare il licenziamento collettivo annunciato ai sindacati che potrebbe costare il posto di lavoro a 400 persone”. È questa la richiesta di Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, contenuta in una interrogazione presentata questa mattina sulla difficile situazione che sta attraversando la Cassa di Risparmio di Ferrara. “Il piano presentato ieri da Bankitalia ai sindacati, che rischia di mettere in mezzo a una strada sia lavoratori che risparmiatori, è inaccettabile – spiega Silvia Piccinini – anche alla luce di quello che il Governo (e non solo) sta facendo per il salvataggio di Monte dei Paschi. In questo contesto l’assenza del ruolo della Regione risulterebbe ancora di più inaccettabile a fronte proprio delle interrelazioni fra la vicenda Carife e gli apparati economici e politici del territorio ferrarese e regionale e potrebbe, inoltre, apparire come l’esito dell’intento eventuale di non interferire rispetto alla particolare attenzione che l’esecutivo nazionale mostra nei confronti di MPS, istituto di credito particolarmente rilevante rispetto a territori geografici e politici di riferimento per larga parte del Governo stesso, attuale e precedente”.
Per questo nella sua interrogazione la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle chiede alla Giunta di attivarsi direttamente nella trattativa in corso per evitare gli esuberi ed, eventualmente, attuare delle misure specifiche per la ricollocazione del personale coinvolto. “Il silenzio della Regione su questa crisi è a dir poco imbarazzante – conclude Silvia Piccinini – Ci sono 400 persone e migliaia di risparmiatori che meritano un’attenzione diversa da parte della Regione. Per questo il presidente Bonaccini chieda ufficialmente al Governo di non trattare diversamente la crisi Carife rispetto a quella di altri istituti di credito, primo tra tutto il Monte dei Paschi di Siena”.