“La decisione di chiudere lo stabilimento di Crevalcore della Marelli è un tentativo di scaricare sulla pelle dei lavoratori l’indisponibilità di una certa industria ad affrontare le sfide della transizione ecologica. Per questo è assolutamente necessario che le istituzioni, primo tra tutti il Governo, si mobilitino per evitare quella che si annuncia come vera e propria emergenza sociale che non riguarda solo 230 persone ma un intero territorio”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’annuncio da parte del fondo americano KKR di chiudere lo stabilimento della Marelli di Crevalcore e trasferire, a partire dall’inizio del 2024, tutta la produzione in Puglia.
“Ovviamente il nostro primo pensiero va ai lavoratori che sono stati travolti da questa notizia e che si stanno già mobilitando, così come fatto ieri, con la proclamazione di una prima giornata di sciopero – aggiunge Silvia Piccinini – Adesso tocca a Governo, Regione e Città Metropolitana avviare al più presto una interlocuzione con l’azienda per cercare di evitare uno scenario inaccettabile e che rappresenterebbe anche un pericoloso precedente per tutto il settore dell’automotive alle prese con le inevitabili trasformazioni imposte dalla transizione ecologica. È arrivato il momento di passare dagli slogan ai fatti” conclude Silvia Piccinini.