Coronavirus, in Emilia-Romagna solo 553 persone impiegate nel tracciamento. Piccinini (M5S): “Serve più personale. Sfruttare meglio le potenzialità di Immuni”

“In Emilia-Romagna ci sono 553 persone che lavorano, all’interno delle varie Ausl territoriali, al tracciamento dei contatti delle persone positive al Covid-19. Si tratta di un numero che riteniamo insufficiente visto l’impennata di casi delle ultime settimane e per questo crediamo che sia necessario aumentarlo al più presto”. È quanto chiede Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, a conclusione dell’informativa in Commissione Sanità dell’assessore regionale Raffaele Donini sulla diffusione del Coronavirus in Emilia-Romagna.

“Il tracciamento è un passaggio estremamente importante nella lotta per il contenimento del Covid e va assolutamente rafforzato – spiega Silvia Piccinini – Oggi l’Emilia-Romagna impiega soltanto 553 persone in questo processo, rispettando il limite minimo individuato dal Ministero della Sanità di 1 addetto ogni 10 mila abitanti. I nostri numeri però rischiano di essere insufficienti se si vuole cercare di circoscrivere il più possibile la diffusione del virus. Serve più personale dedicato al tracciamento così come serve un maggiore coordinamento e utilizzo dei dati forniti dall’app Immuni. A oggi ci sono già molti emiliano-romagnoli che l’hanno scaricata ma la sua efficacia sembrerebbe rallentata a causa di un non sempre corretto utilizzo da parte delle Ausl dei suoi dati. Ecco perché abbiamo depositato la richiesta di un’informativa urgente in Commissione in modo da chiarire questi aspetti. Se si vuole cercare di contenere al massimo la diffusione del virus, una risorsa come quella di Immuni deve essere sfruttata al massimo delle sue potenzialità” conclude la capogruppo regionale M5S.