“La Regione chieda l’annullamento delle elezioni dei Consorzi di Bonifica, in particolare quello della Romagna, che ha fatto registrare un numero di partecipanti al voto assolutamente insufficiente”. È questa la richiesta di Andrea Bertani e Raffaella Sensoli, consiglieri regionali del M5S, contenuta in una interrogazione rivolta alla Giunta sull’andamento delle recenti elezioni che hanno coinvolto i vari Consorzi di Bonifica su tutto il territorio regionale.
“Le operazioni di voto che hanno riguardato il Consorzio della Romagna sono durate quattro giorni (più o meno come in Iraq o in Afghanistan) e sono stati raccolti 856 voti, dei quali 801 validi su più di 400mila aventi diritto – spiegano i due consiglieri regionali – Venti il numero dei seggi nei quali è stato possibile votare, comprendente i territori delle province di Rimini, di Forlì-Cesena, di larga parte della provincia di Ravenna e di un’area toscana su cui insistono tre Comuni. In media per ogni seggio sono stati raccolti ogni giorno dieci voti validi. Un numero assolutamente insufficiente che la dice lunga sul grado di partecipazione di queste elezioni e per il quale la Regione, nonostante le nostre sollecitazioni, non ha fatto nulla per cercare in qualche modo di incrementarlo”.
Il M5S, infatti, aveva più volte chiesto di puntare sul voto telematico per cercare di aumentare il più possibile la partecipazione e l’affluenza al voto. Richiesta che la Giunta aveva rigettato al mittente sostenendo difficoltà tecniche incomprensibili e problemi di costo. “Da un lato si dice che il voto telematico costa troppo ma dall’altro l’assessorato all’Agricoltura sceglie di acquistare spazi pubblicitari sui maggiori quotidiani, una incongruenza – aggiungono Andrea Bertani e Raffaella Sensoli – Visto che i Consorzi di bonifica svolgono funzioni fondamentali per la tutela, la manutenzione e la sicurezza del nostro territorio, ci chiediamo come si possa tollerare una così scarsa partecipazione alla vita democratica di queste strutture. Per questo chiediamo alla Giunta di prendere in considerazione l’ipotesi di richiedere l’annullamento di queste elezioni, oltre a prendere in esame una radicale modifica dell’impianto normativo dei Consorzi di bonifica cercando di assicurare reali forme di partecipazione attiva dei contribuenti/elettori e di controllo da parte della Regione, per esempio utilizzando la notifica dei contributi consortili per trasmettere le informazioni anche sulle elezioni. È paradossale che oggi sul sito web del Consorzio di Bonifica della Romagna sia possibile ottenere informazioni su cosa e perché si paga e poi non sia possibile accedere a un sistema di voto telematico”.