“L’organizzazione dei servizi di emergenza sanitaria per il concerto di Vasco Rossi a Modena non deve lasciare margini di approssimazione. Per questo è necessario capire in anticipo tutti i dettagli del piano sanitario, chi ne farà parte, quali risorse verranno utilizzate, proprio per garantire la massima sicurezza a chi sarà quel giorno al Parco Ferrari”. È quanto chiede Giulia Gibertoni all’interno di una interrogazione presentata sull’organizzazione del concerto di Vasco Rossi in programma a Modena il prossimo 1 luglio e per il quale sono attese nell’area allestita all’interno del Parco Ferrari più di 220mila persone.
“Si tratta di un evento molto importante e crediamo che i servizi di emergenza sanitaria debbano essere tarati alla perfezione – spiega Giulia Gibertoni – Necessità che tra l’altro viene riconosciuta anche dal calcolo dei fattori di rischio proposto da una delibera regionale specifica del 2015 e che cataloga eventi della stessa tipologia di quello in programma a Modena il 1 luglio con un fattore di rischio decisamente elevato. Per questo ho presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta di spiegare i dettagli del Piano sanitario, a chi è stato affidato, quanto e quale sarà il personale utilizzato, quanti mezzi medicalizzati e quanti di base verranno messi a disposizione, a chi saranno attribuiti i costi di questa organizzazione, se sarà previsto anche un potenziamento dei servizi ospedalieri della zona e un piano di ricezione speciale per quanto riguarda gli ospedali, e se il fattore di rischio per il concerto al Parco Ferrari sia realmente elevato oppure no. Andrà certamente salvaguardata sia l’emergenza specifica che la gestione dell’ordinario visto che in quei giorni il numero dei cittadini modenesi sarà più che raddoppiato”.
Data la delicatezza e la sostanziale importanza del tema, Giulia Gibertoni ribadisce la richiesta che la Regione prenda parte ai tavoli per la sicurezza in vista del mega-concerto del 1 luglio. “Insisto su questo perché quello che si chiede è certezza sulla sicurezza, un evento di così grande portata e unicità non deve conoscere angoli ciechi e, dato il suo carattere di eccezionalità e l’assenza di precedenti, credo che tutti i livelli istituzionali debbano sentirsi coinvolti”