Il MoVimento 5 Stelle della Valmarecchia ribadisce fortemente la volontà di andare nella direzione della fusione dei 7 comuni dell’Alta Valle. Il primo nostro gruppo di attivisti in Alta Valle nacque proprio con l’intento di favorire e perseguire un percorso partecipato con la cittadinanza che portasse alla costituzione del Comune unico dei 7 comuni del Montefeltro, passati dalle Marche alla Romagna.
Di fronte alla esigenza della razionalizzazione dei servizi al contenimento dei costi amministrativi, alle esigenze di ottimizzazione della rete scolastica, trasporti, uffici pubblici e sociali, l’Unione dei Comuni non ha saputo dare la giusta risposta alle aspettative. Di fatto è diventata una “sovrapposizione” delle amministrazioni locali tranne forse che per qualche servizio associato. La migliore soluzione, a tutela delle caratteristiche storico, culturali, economico e sociali è una fusione a 7 Comuni. (Casteldelci, Pennabilli, Sant’Agata Feltria, Maiolo, Talamello, Novafeltria e San Leo), che assieme costituiscono una realtà di circa 18.000 Abitanti e 328 kmq. Sono accomunate storicamente da sempre fino al recente passaggio in gruppo dalle Marche all’Emilia-Romagna.
Condividono un territorio che è in pratica il bacino di utenza dell’unico Ospedale dell’Alta Valle. Hanno morfologia, e problematiche simili fra loro e molto differenti dai territori della bassa valle. Nello spirito del Movimento, tutti i benefici derivanti dall’accorpamento dei 7 Comuni dovranno avere una ricaduta DIRETTA ed IMMEDIATA sui servizi e sulla qualità di vita dei cittadini. I soldi risparmiati devono servire per garantire e migliorare i servizi sociali che, in una zona così difficile come quella montana e pedemontana, sono fondamentali per la resilienza delle popolazioni sul territorio. In questa ottica è imperativo che il nuovo Comune unico del Montefeltro abbia nello statuto ben impresso l’obbligo di adottare lo strumento del “Bilancio Partecipativo”.
Come punto di partenza, a segno di reale volontà ad ascoltare il sentimento dei cittadini, in Regione proporremo un Referendum consultivo tra tutti i residenti, così come fatto per l’iter di fusione di altri Comuni dell’Emilia-Romagna. La partecipazione dei cittadini alla costituzione del Comune Unico del Montefeltro dovrà essere il fondamento del futuro atto costitutivo. Si sente l’esigenza che il Comune Unico debba avere uno statuto che garantisca una reale rappresentanza di tutti i Comuni che si andranno a fondere, con un ufficio ed un referente residente in luogo.
Raffaella Sensoli