Arriva in Regione il caso della condanna per abuso edilizio per la costruzione del residence “Regina Madre” di Lido di Pomposa a Comacchio. Raffaella Sensoli, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, ha presentato una interrogazione all’indomani della sentenza di primo grado che ha condannato un gruppo di imprenditori edili comacchiesi e un dirigente del Comune del Delta per quello che i giudici hanno definito un “colossale abuso edilizio”.
“Alla luce di questa sentenza di condanna crediamo che la Regione non possa più restare a guardare – spiega Raffaella Sensoli – Visto che quanto accertato e stabilito nella condanna va contro gli obiettivi e le prescrizioni di un atto programmatorio fondamentale della Regione, attuato tramite il Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP), rappresentando così vulnus profondo ed evidente delle finalità di tutela e qualificazione del nostro territorio, crediamo che ci siano tutti i presupposti per poter agire”.
Per questo nella sua interrogazione la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle chiede alla Regione se non ritenga opportuno tutelarsi in sede legale nei confronti dei condannati visto che sarebbe evidente il mancato rispetto di disposizioni del piano territoriale provinciale di coordinamento, strumento attuativo della pianificazione regionale avvenuta con il Ptpr. “Inoltre, visto che in questa vicenda sono state accertate precise responsabilità da parte di un dirigente del Comune di Comacchio, la Regione dovrebbe esigere la sua immediata sospensione cautelativa. Questa condanna – conclude Raffaella Sensoli – dovrebbe far riflettere sia la Giunta comunale che quella regionale sul modello di sviluppo turistico che si vuole dare all’ormai tormentata area del Delta del Po”.