“La dichiarazione dello stato di emergenza climatica da parte della Regione non può essere soltanto uno slogan estivo. Per questo sarebbe opportuno che a questo annuncio seguissero dei fatti concreti, primi tra tutti la revisione del Piano dei trasporti che punti su una mobilità davvero ecologica, l’eliminazione delle tante deroghe alla legge urbanistica e, soprattutto, la compilazione di un cronoprogramma preciso che porti alla finalmente alla dismissione progressiva di inceneritori e mega-discariche”.
È questa la richiesta di Giulia Gibertoni contenuta in una interrogazione dopo che l’Assemblea Legislativa nella scorsa settimana ha approvato un ordine del giorno proposto dalla maggioranza come emendamento all’assestamento di bilancio in cui si propone di dichiarare lo stato di emergenza ambientale e climatico per l’Emilia-Romagna. “Rispondendo a una mia interrogazione appena un anno fa, l’assessore Gazzolo spiegò come non ci fossero per nulla i presupposti per dichiarare lo stato di emergenza – spiega Giulia Gibertoni – Per questo appare davvero surreale come, a distanza di poco meno di un anno, si sia deciso finalmente di aprire gli occhi sulla grave situazione che ormai da anni attanaglia la nostra regione”.
A conferma di ciò Giulia Gibertoni nella sua interrogazione riporta anche il dato come la Pianura Padana, oltre al peggior dato a livello internazionale per qualità dell’aria, goda anche del record per innalzamento della temperatura. Se, infatti, in media la temperatura terrestre nell’ultimo secolo è cresciuta di un grado, per le zone della Pianura Padana questo aumento sfiora i 2,5° centigradi, con gravi ripercussioni sulla salute delle persone, sulle acque e sulle rese agricole. “Basterebbero questi due dati di fatto per sancire che per il territorio emiliano-romagnolo, rispetto ad altre parti del Paese, occorrano misure speciali e soprattutto politiche coraggiose che vadano ben oltre gli slogan. Ecco perché – conclude Giulia Gibertoni – chiedo alla Regione di prendere degli impegni concreti sul fronte su trasporti, gestione dei rifiuti e consumo di suolo. Senza miglioramenti su questi ambiti ogni altra dichiarazione è solo propaganda e niente più”.