Cispadana, Gibertoni (M5S): “Ipotesi strada a percorrenza veloce limiterebbe l’impatto ambientale”

“Chi oggi continua a sostenere che l’autostrada Cispadana sia un’opera necessaria ci sembra non abbia mai spiegato il perché non si possa sostituire con una strada a percorrenza veloce che andrebbe ad adeguare un tracciato già esistente. Come è stato ampiamente dimostrato dai comitati che da anni portano avanti questa proposta, questa sarebbe la più soluzione indicata sia dal punto vista ambientale che atmosferico visto che il suo impatto sul territorio sarebbe molto limitato”. È questo il commento di Giulia Gibertoni riguardo al riaccendersi del dibattito sulla realizzazione della Cispadana, l’autostrada regionale il cui tracciato dovrebbe attraversare le province di Ferrara, Modena e Reggio Emilia e della quale si sta tornando a parlare con insistenza in queste ultime settimane.

“Quello che non capiamo è il perché chi ha sempre sostenuto quest’opera non abbia mai voluto prendere in considerazione una sua realizzazione in modo meno impattante, attraverso per esempio l’adeguamento della viabilità esistente – spiega Giulia Gibertoni – Quello che ancora non si vuole ammettere è che l’autostrada Cispadana sarebbe il colpo di grazia su una situazione già ampiamente compromessa, soprattutto per quel che riguarda la qualità dell’aria e sulla quale l’Italia è passibile di una procedura di infrazione decisa da Bruxelles. Qui non siamo in presenza di un bicchiere mezzo pieno che una goccia in più potrebbe fare traballare, ma di un bicchiere già stracolmo in cui una goccia in più non può che peggiorare una situazione già drammatica. Per ridurre, e soprattutto non incrementare il fenomeno, non occorrono quindi misure sporadiche ma è necessario mettere in atto interventi strutturali e azioni ad hoc sia a livello nazionale che locale, tra le quali di certo non può trovare spazio la costruzione di una nuova autostrada. Un progetto diverso come quello della realizzazione di una strada a percorrenza veloce, che agisca sull’adeguamento della viabilità in essere, forse potrebbe meritare quantomeno una riflessione da parte di chi continua, davvero, inspiegabilmente a voler portare avanti un’idea che rappresenterà un danno certo per il territorio”.