Il gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, ha presentato una mozione di censura nei confronti dell’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo. La mozione, sottoscritta anche dalle altre forze dell’opposizione, riguarda la vicenda dei canoni idrici mai riscossi finita al centro di un’indagine della Guardia di finanza su due consorzi di bonifica della provincia di Bologna e che ha portato alla stima di un danno erariale per oltre 8 milioni di euro e 31 dipendenti pubblici – tra cui cinque dirigenti regionali – finiti nel mirino della Procura della Corte dei conti dell’Emilia-Romagna.
“Crediamo che la mozione di censura sia un atto dovuto nei confronti di chi non ha mosso un dito, nonostante le nostre sollecitazioni durate più di due anni, per cercare di risolvere una situazione che può aver prodotto un danno erariale enorme – spiega Silvia Piccinini – Stupisce piuttosto che la Giunta e l’assessore Gazzolo, spalleggiati dal PD, continuino a trincerarsi dietro il silenzio imbarazzato di queste ultime ore addirittura non permettendo che la mozione che abbiamo presentato oggi pomeriggio venga discussa domani mattina, ovvero nella prima seduta utile dell’Assemblea Legislativa così come recita il regolamento regionale. Per questo – conclude Silvia Piccinini – invitiamo ancora una volta l’assessore Gazzolo a non scappare dalle sue responsabilità e quindi a non sottrarsi dal confronto in aula, magari dando vita a una informativa così come è stato fatto già in passato, sarebbe come minimo un atto dovuto. Qualora invece tutto questo non dovesse succedere noi siamo determinati nel voler andare avanti e annunciamo fin da ora che chiederemo la convocazione di un’Assemblea straordinaria per fare finalmente luce sullo scandalo dei canoni idrici mai incassati e che dovrà svolgersi al più presto. Una decisione inevitabile, vista l’indisponibilità di Giunta e PD, e che purtroppo rappresenterà un ulteriore costo che Bonaccini, i suoi assessori e la sua maggioranza scaricheranno allegramente sulle spalle dei cittadini”.