Caos TARI a Rimini ennesima beffa sui rifiuti. I cittadini devono essere tutelati

“Le cartelle pazze arrivate negli ultimi giorni ai cittadini di Rimini sono solo l’ultimo caos generato dalla gestione a dir poco surreale della TARI. Per questo nei prossimi giorni depositeremo una interrogazione alla Giunta per chiedere l’istituzione di un organismo di conciliazione che intervenga al più presto a tutela dei cittadini che oggi si trovano a dover pagare cifre esorbitanti anche per persone decedute. Semplicemente assurdo”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al caso delle cartelle pazze in arrivo in questi giorni ai cittadini di Rimini riguardo al pagamento della TARI.

“Nonostante ci raccontino che la quota di raccolta differenziata sia cresciuta la TARI non è diminuita, anzi è aumentata rispetto allo scorso anno. Un dato che dovrebbe già bastare per chiedere al Comune, e quindi ad ATERSIR, delle spiegazioni approfondite – spiega Raffaella Sensoli – Purtroppo però questo tema è avvolto da una fitta nebbia visto che proprio ATERSIR fa di tutto per non rendere trasparenti i propri calcoli”. “Quello che sta succedendo a Rimini non è che l’ultimo tassello di un puzzle sempre più ingarbugliato che i Comuni non sembrano interessati a risolvere, tanto alla fine di tutto sarà sempre il cittadino a pagarne le conseguenze come sta accadendo con l’invio di queste cartelle pazze” aggiunge il consigliere regionale Gianluca Sassi. Ecco perché il MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di intervenire e provare almeno a limitare i danni. “In questi giorni le cronache dei giornali raccontano di cittadini costretti a pagare cifre esorbitanti per parenti anche deceduti o per metrature irrealistiche – concludono Sensoli e Sassi – Per questo la nostra proposta è quella di creare un organismo regionale di conciliazione che intervenga in casi come questi e che cerchi di tutelare i cittadini davanti a queste palesi irregolarità. La Regione si muova”.