L’Emilia-Romagna dia il via alla produzione autonoma di cannabis terapeutica. È la richiesta avanzata da Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, all’interno di una risoluzione che chiede alla Giunta di attivarsi nei confronti del Ministero della Salute per far individuare la Regione Emilia-Romagna come ente attuatore del primo progetto sperimentale di produzione di cannabis terapeutica in Italia.
“L’Emilia-Romagna ha da anni una propria normativa in materia, la legge regionale numero 11 del luglio 2014, n. 11, che individua le disposizioni per l’erogazione di farmaci a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche nell’ambito del servizio sanitario regionale – spiega Silvia Piccinini – Nonostante ciò da tempo ormai continuano ad arrivare diverse segnalazioni sulla difficoltà di molti pazienti a reperire in maniera continuativa ed ottimale la quantità necessaria di questi farmaci per portare a termine le terapie in modo ottimale, causando così non pochi disagi a chi utilizza questi prodotti per curare o allievare il dolore causato da malattie croniche”.
A questo proposito la normativa nazionale di riferimento parla chiaro: qualora risulti necessaria la coltivazione di ulteriori quote di cannabis, oltre quelle coltivate dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, possono essere autorizzati (proprio con decreto del Ministro della Salute) uno o più enti alla coltivazione nonché alla trasformazione della cannabis a scopo terapeutico.
“Crediamo che l’Emilia-Romagna abbia tutte le carte in regole per chiedere e ottenere questa autorizzazione – aggiunge Silvia Piccinini – Per questo vogliamo invitare la Giunta ad avviare al più presto un confronto diretto con il Ministero della Salute in modo che chi oggi nella nostra regione non riesce a curarsi con continuità possa in futuro contare sulla disponibilità certa di questi farmaci” conclude la capogruppo regionale M5S.