Una legge che faccia da contenitore per tutte quelle norme che la Regione deve mettere in campo per contrastare i cambiamenti climatici, oltre ad iniziative per neutralizzarne gli effetti: è quella proposta da Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, che ha presentato un progetto di legge che adesso comincerà il suo iter in Assemblea Legislativa.
“Come purtroppo dimostrano la siccità record del fiume Po, la tromba d’aria improvvisa che si è scatenata ieri a Piacenza e, più drammaticamente la tragedia del ghiacciaio della Marmolada, il contrasto ai cambiamenti climatici non può più avvenire tramite misure spot o interventi una tantum – spiega Silvia Piccinini – Per mettere in campo soluzioni realmente efficaci serve innanzitutto individuare una strategia di azione continua e che tenga conto dei diversi ambiti su cui questi cambiamenti stanno impattando, che vanno oltre alla sola sfera ambientale. Lo scopo di questo progetto di legge è proprio quello di definire tramite legge una strategia complessiva ed integrata di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici, provando anche a prevenirne gli effetti, e a non farci più cogliere impreparati”.
In questo senso il progetto di legge presentato dalla consigliera Piccinini, formato di sei articoli, prevede che la Regione stili un piano triennale di interventi specifici di contrasto agli stravolgimenti climatici, individui le priorità e gli ambiti in cui concentrarsi, puntando a monte sul rispetto del principio europeo del DNSH, ovvero di non arrecare nessun danno significativo all’ambiente, che deve diventare la stella polare da seguire per qualsiasi tipo di intervento, anche sul fronte legislativo. Il pdl chiede l’istituzione dell’Osservatorio dei cambiamenti climatici di ARPAE (con funzioni di ricognizione e documentazione della crisi climatica in atto, di elaborazione degli scenari climatici futuri e dei relativi impatti) oltre alla nascita di un Forum regionale sui cambiamenti climatici che dovrà essere una sede di confronto permanente e di coordinamento delle politiche di mitigazione a cui parteciperanno Enti Locali organizzazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali e associazioni ambientaliste, Università, oltre ad enti di ricerca e di formazione.