No al nuovo Piano regionale di controllo della volpe che la Regione ha approvato recentemente e che prevede, tra i metodi utilizzati, anche quella particolarmente crudele della caccia in tana: è quanto sostiene Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle.
“Dopo il disastroso Piano Faunistico Venatorio Regionale approvato a novembre del 2018 e contro cui abbiamo votato convintamente contro, adesso la Regione Emilia-Romagna ha dato il via libera il Piano regionale di controllo della volpe di durata quinquennale – spiega Silvia Piccinini – Due documenti che hanno in comune le stesse criticità, a partire della scarsa conoscenza della situazione. Come riportato nero su bianco nel nuovo Piano faunistico non si conosce la situazione reale delle specie presenti sul territorio regionale. Ad oggi abbiamo solo scarne comunicazioni degli abbattimenti effettuati dai cacciatori. Quello che serve è invece è un vero censimento delle specie presenti sul nostro territorio e la loro distribuzione. Solo così si può pianificare una corretta gestione faunistica”. Per quel che riguarda il Piano di controllo della volpe, invece che investire con decisione su metodi alternativi ed ecologici, si continua a puntare sulla caccia, compresa quella in tana.
“Si tratta di una tecnica particolarmente crudele perché prevede un combattimento tra animali per cui numerose associazioni animaliste hanno lanciato petizioni per fermarla. In pratica le mamme volpi vengono sbranate dai cani nel tentativo di difendere i propri piccoli all’interno delle loro tane. Ecco perché come Movimento 5 Stelle dell’Emilia-Romagna – conclude Silvia Piccinini – non possiamo che condannare queste pratiche cruenti e brutali unendoci all’appello, lanciato dal mondo animalista e non solo, che chiede di mettere al bando questa pratica barbara della caccia alla volpe in tana”.