“A più di tre anni dalla mia prima denuncia, le condizioni di degrado all’interno del deposito bus di Seta a Modena non sembrano essere migliorate. Ecco perché sarebbe opportuno che l’AUSL facesse un immediato sopralluogo per verificare la salubrità delle condizioni igienico-sanitarie della struttura. Vedere ancora immagini di guano di piccione, sporcizia, mezzi e parti di essi abbandonati non è più tollerabile”. Giulia Gibertoni torna ad accendere i riflettori sul deposito bus Seta di Modena: anche questa volta, fotografie alla mano, si denuncia quello che sembra essere uno stato di abbandono e degrado della struttura.
“Quando a giugno del 2016 sollevai il caso, i vertici di SETA prima si preoccuparono di capire come avessi fatto a procurarmi il materiale che testimoniava le condizioni precarie del deposito e dei bus parcheggiati, poi si impegnarono per una risoluzione del caso – spiega Gibertoni – Da allora sono passati tre anni ma le nuove immagini non sembrano raccontare una situazione molto diversa. Per questo credo che sia opportuno chiedere un immediato intervento dell’AUSL affinché con un sopralluogo accerti le reali condizioni della struttura”. Giulia Gibertoni chiede spiegazioni anche per quel che riguarda la scelta da parte di Seta di utilizzare gli autobus extraurbani al posto di quelli urbani perché su quest’ultimi si sono registrati dei problemi per la mancanza dell’aria condizionata.
“Quello che si dovrebbe capire è se questi mezzi siano omologati per il trasporto urbano conclude Giulia Gibertoni – Da settembre, quando con la ripresa delle scuole questi bus molto probabilmente torneranno in servizio altrove, è previsto che gli altri vengano riparati rimettendoli in perfetta efficienza o si procederà sempre mettendo delle vere e proprie toppe a base di fil di ferro e scotch qua e là come ormai Seta ci sta abituando da troppo tempo?”.