Nessuna certezza sulle coperture. Nessuna risposta sul futuro dei lavoratori. È questo il quadro emerso dopo l’audizione tenuta dal presidente di BolognaFiere Franco Boni, sul piano industriale di rilancio della società durante la seduta congiunta della commissione Politiche economiche e della commissione Bilancio, affari generali e istituzionali. Il M5S è stato chiamato ad esprimersi sul progetto di legge che istituisce un aumento di capitale regionale di 5 milioni di euro, senza poter visionare il piano industriale, nonostante le continue richieste pervenute nelle ultime settimane. “I soci privati sono in possesso del piano industriale di BolognaFiere – commenta Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Regione Emilia-Romagna – ma ai consiglieri regionali non è stato consentito poterlo visionare interamente, se non tramite 27 slide che sostanzialmente riportano quanto già uscito in questi giorni sulla stampa. Non possiamo votare un aumento di capitale senza avere certezze sui finanziamenti e non conoscendo i dati concreti del piano industriale, non vogliamo correre il rischio di ritrovarci a dover da qui a poco affrontare nuove richieste di aumenti di capitale da parte dei soci pubblici.”
Il pensiero va poi verso i lavoratori di BolognaFiere: “Il Pd vota 5 milioni a scatola chiusa.Noi non siamo i loro alza mano. La questione dei lavoratori è tuttora aperta e il loro futuro ancora incerto.
Un ente pubblico non può permettersi di gestire le risorse in questo modo, senza certezze e senza trasparenza negli atti. Per questo abbiamo chiesto il rinvio del progetto di legge, per mancanza di trasparenza e di certezze sul futuro dei lavoratori, ma il Pd ha deciso di proseguire subito assegnando, altri 5 milioni all’ente Fiera.”