Bologna, fontanelle della stazione senz’acqua da mesi: “Business per i distributori automatici”

Le fontane a secco della stazione di Bologna
Le fontane a secco della stazione di Bologna

Rifiuti, cartacce e mozziconi di sigarette al posto dell’acqua. Da più di due mesi le fontanelle della stazione centrale di Bologna sono a secco. A denunciarlo è Gian Luca Sassi, consigliere regionale del M5S, che ha presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere quali siano i motivi del protrarsi di questo disservizio che sta provocando non pochi disagi ai tantissimi viaggiatori che in queste settimane estive transitano dalla stazione bolognese.

“Dall’inizio dell’estate in tutte le fontanelle disposte nelle pensiline dei binari della stazione centrale, compresi i piazzali Est ed Ovest, è completamente interrotta l’erogazione dell’acqua sia dagli zampilli che dai rubinetti a pulsanti – rileva il consigliere regionale – Chi, per necessità, volesse bere un po’ di acqua o rinfrescarsi dalle temperature afose di questo ultimo periodo è costretto o a dirigersi verso i servizi igienici a pagamento oppure ad acquistare l’acqua dai distributori automatici che, invece, sembrano funzionare benissimo anche 24 ore su 24”.

Secondo il consigliere regionale il caso delle fontanelle della stazione è surreale se si pensa che “su ogni binario c’è la presenza di almeno due impianti di recente installazione, i cui bacilli invece che essere utilizzati per far scorrere acqua finiscono per funzionare da cestini per rifiuti, cartacce e mozziconi di sigarette”.

Il disservizio dura dall'inizio dell'estate
Il disservizio dura dall’inizio dell’estate

“Visto che la Regione, soprattutto negli ultimi anni, ha incentivato la promozione e l’utilizzo dell’acqua del rubinetto sia per i consumi privati che pubblici – ricorda Sassi – è quantomeno paradossale che in un luogo simbolo come la stazione dei treni di Bologna a mancare sia proprio l’acqua. Di fatto questo disservizio non fa altro che spingere i pendolari a dirigersi verso i distributori automatici facendo così la gioia dei gestori”.

Nella sua interrogazione il consigliere del M5S, oltre a sollecitare la Giunta a chiarire i reali motivi del disservizio, chiede anche un intervento dell’assessore Donini nei confronti di RFI per “garantire i livelli qualitativi garantiti dal contratto di servizio” nei quali rientrano anche le voci relative a Pulizia e condizioni igieniche, comfort del viaggio (in stazione), alla luce anche del fatto che Bologna centrale rientra fra le stazioni classificate al più alto livello di qualità previsto dalla stessa “Grandi Stazioni” , la società del gruppo RFI che gestisce i principali scali ferroviari italiani.

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