Case-famiglia protette dove permettere alle madri che stanno scontando una pena in carcere di poter soggiornare con il proprio bambino in un ambiente idonea alla sua crescita. È quanto chiede Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, attraverso un’interrogazione rivolta alla Giunta. “Nell’ultimo anno sono stati tre i minori che in Emilia-Romagna hanno dovuto vivere dietro le sbarre con la propria madre – spiega Andrea Bertani – Questo perché nella nostra regione, pur essendoci diversi istituti carcerari che hanno delle sezioni femminili, non sono presenti né istituti a custodia attenuata (ICAM) né di case-famiglia protette. Due tipi di strutture che sono state introdotte alcuni anni fa proprio per superare la presenza di minori nelle carceri italiane”.
Nella sua interrogazione il capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle ricorda come già nel 2016 siano partite le prime esperienze per donne detenute con figli in case famiglia protette e che attualmente sia a Roma e Milano esistono delle realtà che attuano questo principio come misura alternativa alla pena detentiva, realizzate con l’accordo degli Enti territoriali e gestite da enti del Terzo Settore. “La carenza di queste strutture è dovuta sostanzialmente alle disposizioni della legge n. 40 del 2011, che non prevede finanziamenti diretti per la creazione di case famiglia protette – ricorda Bertani – Al tempo stesso però il ministero della Giustizia può stipulare convenzioni per l’individuazione delle case famiglia, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Ecco perché chiediamo che la Regione sostenga e inviti gli enti locali, in particolare quelli che ospitano già una sezione carceraria femminile, ad assumere iniziative volte a stipulare convenzioni con il ministero della Giustizia per l’individuazione di un casa famiglia protetta sul territorio regionale, affinché non si ripeta lo scandalo di minori che vivono reclusi in carcere con le madri, consentendo loro di soggiornare in un luogo di crescita adatti alla loro età. La Regione si impegni a garantire i diritti di questi bambini” conclude il capogruppo regionale del M5S.