“Limitare la ricerca di gas e petrolio, introdurre un Piano delle Aree come strumento di programmazione delle attività estrattive e rafforzare quini il ruolo delle Regioni e delle comunità interessate”. È la richiesta di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle contenuta in una risoluzione che verrà discussa nelle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa e che riguarda il tema delle trivellazioni, in particolare quelle zone che dovrebbero essere dichiarate off limits, quindi libere da possibili pozzi estrattivi per tutelare il territorio.
“Crediamo che la Giunta possa e debba farsi portavoce con il Governo della necessità di dotare il nostro Paese di un piano in grado di identificare quali aree del territorio e del mare debbano essere definitivamente e stabilmente sottratte alla disponibilità delle compagnie petrolifere – spiega Andrea Bertani – Il Piano delle Aree, soppresso dalla legge di stabilità nel 2016, è uno strumento fondamentale affinché le attività di ricerca e di coltivazione di gas e petrolio siano consentite solo sulla base di una pianificazione, che tenga conto dei diversi interessi economici e ambientali esistenti e che tuteli le aree territoriali più fragili del nostro territorio, coinvolgendo democraticamente tutti i cittadini”.
La risoluzione presentata dal consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle accoglie l’appello del coordinamento nazionale No Triv che chiedeva appunto la reintroduzione di questo strumento per mettere un freno alla corsa alle fonti fossili e restituire centralità decisionale proprio alle Regioni. “Serve una modifica allo Sblocca Italia, in particolare dell’articolo 38 anche attraverso una proposta di legge da presentare al Parlamento, condivisa dai consigli regionali – conclude Andrea Bertani – Non possiamo continuare a regalare il nostro mare, il nostro territorio, alle compagnie petrolifere”.