“Il flop del bando per la Summer Beach Arena oltre a dimostrare la totale inconcludenza di Gnassi e della sua giunta dovrebbe far capire a chi amministra questa città che non si possono continuare ad utilizzare beni pubblici come se fossero privati, violando regole e calpestando limiti. Adesso siamo curiosi di sapere che fine farà questo bando e con che modalità si vorrà andare avanti. Il nostro sospetto è che al caos si aggiunga altro caos e a farne le spese saranno sempre e solo i cittadini”.
È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia del “flop” per l’avviso pubblico per la concessione di una porzione della spiaggia libera di piazzale Boscovich per realizzare, durante l’estate, una Beach Arena. Bando sul quale era stata la stessa consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle a sollevare pesanti dubbi in merito sia al limite temporale per l’occupazione della spiaggia libera che sui tempi per predisporre le offerte di partecipazione.
“Noi avevamo denunciato il mancato rispetto delle regole regionali che prevedono l’occupazione della spiaggia libera con installazioni per non più di 30 giorni, mentre l’avviso ne prevedeva 52 – ricorda Raffaella Sensoli – Avevamo detto che il programma triennale avrebbe dovuto tenere conto anche della Direttiva comunitaria servizi e che l’avviso aperto per venti giorni senza alcun preavviso e con una richiesta di programmazione triennale era palesemente inadeguato proprio ai suoi obiettivi e poteva indurre a pensare male. Quello che non avevamo previsto era che sarebbe andato deserto o quasi, ma la realtà ai tempi del PD supera la fantasia. Oggi il Comune afferma che si riserva di valutare caso per caso eventuali proposte che dovessero pervenire da parte di soggetti interessati a realizzare iniziative ed eventi di carattere temporaneo. Cosa significa? Che non farà più neanche un bando, ma agirà senza procedure di pubblicizzazione? E per quanti giorni penserà questa volta di potere fare occupare la spiaggia libera? Valutando quali programmi, quali iniziative, con quali requisiti, per quanto tempo? Con affidamenti diretti? Quello che ci sembra di capire è che il Comune si riserva semplicemente di fare quello che vuole. La verità è che è in corso una guerra fra esponenti del PD locale che si addossano l’un con l’altro la responsabilità dei disastrosi risultati, elettorali e non solo – conclude Raffaella Sensoli – È indispensabile che la Regione vigili accuratamente perché questa guerra fra Gnassi, Petitti, Pruccoli ed altri esponenti del PD locale non produca il mancato rispetto delle regole regionali e dell’interesse dei cittadini e del turismo”.