“Come dimostra la vicenda della Bredamenarini di Bologna, il Governo sta tenendo fede a tutti gli impegni presi. Per questo non c’è alcun motivo, se non quello legato ad una mera speculazione elettorale, per mettere in dubbio l’accordo che è stato trovato sul bando periferie e che coinvolge direttamente l’ANCI. Portare avanti una polemica continua, così come sta facendo il PD sia in Regione che attraverso alcuni dei propri sindaci, non fa altro che generare caos e allungare i tempi di realizzazione dei progetti”. È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alle recenti polemiche sul bando periferie.
“L’accordo per spalmare i finanziamenti in tre anni c’è e non può essere messo in dubbio – aggiunge Andrea Bertani – Per questo troviamo francamente surreale il tentativo da parte del PD in Regione di generare ulteriore confusione presentando e calendarizzando in Commissione a tempo di record una risoluzione che è già stata superata dagli eventi. Quello che il Governo ha fatto fin dall’inizio è dare priorità, come è giusto che fosse, ai progetti presentati dai Comuni. Come abbiamo sempre detto, non tutti quelli presentati avevano ricevuto una valutazione sufficientemente adeguata e per questo potevano anche essere ridiscussi. I meriti vanno premiati e, infatti, il governo Conte ha consentito l’utilizzo degli avanzi di bilancio per i Comuni con risultati positivi, bloccato da anni da quelli precedenti (compresi quelli di Renzi e Gentiloni per esempio): risorse importanti e disponibili subito per i Comuni virtuosi. L’accordo di martedì notte, però, fissa alcuni paletti che non possono essere messi costantemente in discussione dal PD che non è stato capace di governare e non è neanche capace di fare opposizione. Per questo – conclude Andrea Bertani – bisogna andare avanti sulla strada tracciata dal Governo in accordo con l’ANCI e non contribuire ad ingarbugliare la situazione così come, anche in Regione, il PD sta cercando di fare. Tra l’altro oggi in Commissione è stata chiara la strumentalizzazione di questo tempa da parte dei consiglieri dem visto che si è disquisito di vaccini, del curriculum di Conte, di Ilva ma nessuno ha parlato della sentenza della Consulta e dei fondi sbloccati per tutti i Comuni”.