“Dopo più di 200 giorni di attesa assolutamente ingiustificata, finalmente la Regione ha dato attuazione al divieto di sale slot vicino a scuole e ospedali. Una norma che il MoVimento 5 Stelle ha fortemente voluto e che riteniamo importantissima nella lotta al gioco d’azzardo patologico. Per essere completamente efficace però adesso i Comuni devono fare presto e completare le mappature delle sale gioco nel più breve tempo possibile. In più la Regione deve dare il massimo supporto tecnico legale e di coordinamento”.
È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che la Giunta ha annunciato l’emanazione della delibera che dà attuazione alla norma che vieta la presenza di sale gioco o scommesse a meno di 500 metri da luoghi sensibili come scuole, ospedali e parchi pubblici. Una norma che, seppur approvata dall’Assemblea Legislativa all’interno del Testo Unico sulla Legalità su proposta del MoVimento 5 Stelle il 28 ottobre del 2016, è entrata in vigore soltanto oggi, con un ritardo di ben 228 giorni e nonostante i continui appelli da parte dei consiglieri regionali del M5S (non ultimo il question time durante l’ultima seduta dell’Assemblea Legislativa appena due settimane fa).
“Finalmente Bonaccini si è svegliato dal letargo in cui era piombato su questo tema e ha firmato questa benedetta delibera – spiega Andrea Bertani – Adesso, per evitare che al suo ritardo siderale se ne aggiunga dell’altro, chiediamo ai Comuni di affrettare le mappature necessarie richieste dalla legge e di essere scrupolose nell’effettuarle, visto che esiste la possibilità di allargare anche l’elenco dei luoghi sensibili da dove tenere lontane le slot o le sale scommesse. Visto che per in Comuni c’è un tempo massimo di 6 mesi, a cui se ne aggiungeranno altri 6 a disposizione dei gestori per adeguarsi – conclude Andrea Bertani – ci vorrà ancora del tempo per vedere concretamente i primi risultati. Per questo ci appelliamo ai sindaci perché accelerino i tempi a tutela della salute dei propri cittadini e delle fasce più deboli”.